Bergamo si prepara, in occasione del centenario della nascita del Suprematismo, al ricordo attraverso un grande omaggio al suo fondatore: Kazimir Malevič (Kiev, 1878 – Leningrado/San Pietroburgo, 1935). Sarà aperta il 2 ottobre 2015 sino al 17 gennaio 2016, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea incaricata di ricostruire i percorsi estetici di uno degli artisti chiave del XX secolo, con l’allestimento di un’ampia retrospettiva curata da Eugenia Petrova, vice direttore del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, e dal direttore della stessa GAMeC, Giacinto Di Pietrantonio. C’è grande attesa per la mostra su Malevič. oltre alle opere dell’artista, trenta di altri nomi di spicco della scena sovietica a lui contemporanea, lasciano quindi la città russa, che possiede l’unica collezione di opere rappresentative dell’intera esperienza artistica di Kazimir.
Il percorso espositivo, unico nel suo genere per completezza e approfondimento dell’indagine storico-critica, accoglierà circa 70 opere di Malevič e le disporrà a confronto con un significativo corpus di lavori di esponenti dell’arte russa di inizio Novecento, arricchendo il discorso con documenti e filmati relativi al periodo di riferimento. “Quadrato Rosso” (1915) e i coevi Suprematismo (1915-1916) o ancora l’opera più riconosciuta, il Quadrato nero, insieme a Cerchio nero e Croce nera (1923) saranno i lavori esposti, più rappresentativi dell’artista. Ma oltre alla mostra, e al dialogo con i maggiori colleghi dell’epoca, a rappresentare le avanguardie, vi sarà anche una sala molto speciale: La Vittoria sul Sole, prima opera totale di musica, arte, poesia e teatro, creata da Malevič con gli amici Matjusin e Krucenych sarà “rieditata” dopo la sua prima e unica rappresentazione nel 1913, ripartendo proprio dai disegni e i testi originali di Malevič ritrovati negli archivi, dove erano stati sepolti durante gli anni del regime, e sulle poche immagini fotografiche esistenti.