Non smette di stupire e farci sorridere Robin Williams, l’attore morto suicida lo scorso agosto. Infatti, dalle liti tra i familiari dell’uomo per la sua eredità, si è scoperto che l’attore ha deciso di destinare in beneficenza i propri diritti di immagine, considerandoli per la prima volta come un bene materiale insieme a proprietà immobili e patrimonio in denaro. Nel testamento della star di Hollywood viene stabilito un lascito solidale che vede beneficiaria una Fondazione creata ad hoc, che potrà disporre dell’uso dei diritti d’immagine per i prossimi 25 anni. Come riporta The Hollywood Reporter, la notizi è stata offuscata dal contenzioso che si è aperto tra gli eredi riguardo ai beni personali appartenuti all’attore.
La Fondazione si chiama Windfall Foundation, e nel lascito ci sono due clausole importanti: la prima è che l’immagine dell’attore è limitata fino al 2039. In secondo luogo, questa scelta impedisce fin da ora a un regista di inserire digitalmente un ologramma di Robin Williams in uno dei suoi film, per fare un esempio. La Windfall Foundation ha mandato di destinare le entrate dei diritti d’immagine a associazioni benefiche – da Medici senza Frontiere a Make-a-Wish – e non saranno gravate da tasse ulteriori.
Rossano Bartoli, portavoce del Network Testamento Solidale, ha commentato il fatto dicendo che è davvero una bellissima notizia che l’attore ha deciso di mettere a disposizione di chi ha più bisogno la propria notorietà, “dando un valore a un bene immateriale e legato al successo e all’affetto del pubblico, come la propria immagine”. Questa risorsa, nel tempo, potrà produrre aiuti concreti e spianare una nuova strada per la solidarietà. Bartoli continua affermando che questi casi eccezionali non ci devono però far dimenticare i gesti “che la grande maggioranza degli italiani compie donando con i propri testamenti somme contenute, ma fondamentali”. I lasciti solidali che arrivano silenziosamente dalle persone comuni danno forza al lavoro delle organizzazioni, impegnate nelle più importanti cause umanitarie, sociali e mediche.