Il bullismo è una delle piaghe sociali che maggiormente colpiscono gli adolescenti del nuovo millennio. Con tale terminologia, si indica un comportamento violento, sia fisico che di natura psicologica, attuato nei confronti di soggetti identificati dalla società e dallo stesso “bullo” come deboli e incapaci di difendersi. Le ripercussioni sulle vittime possono essere molto gravi e in alcuni casi portare anche alla morte.
Organizzato in occasione della Prima Giornata Nazionale Giovani Uniti Contro il Bullismo e per attenzionare l’opinione pubblica su tale problematica – spesso coperta dall’omertà di quanti assistono alle sevizie del malcapitato – oggi al teatro Olimpico di Roma Amadeus presenta lo show “L’ultimo dei bulli”. Con lui sul palco tanti ospiti: Paola Perego, Lorella Cuccarini, Claudia Gerini, Marco Liorni, Paola Ferrari, Luca Barbareschi, Samantha de Grenet, Antonelli Mosetti, Giorgio Tirabassi, Franca Leosini, Andrea Carnevale, Aldo Biscardi, Vincenzo Cantatore, Matteo Branciamore, Aldo Montano, Claudio Bigagli, Luca Dotto, Ettore Bassi.
“L’ultimo dei Bulli” è una originale e significativa rappresentazione teatrale dedicata alle vittime del bullismo, uno spettacolo in cui questa piaga sociale, frutto d’ignoranza che si nutre dell’incapacità di comunicare, è superata con il Teatro d’AnimAzione Pedagogico, teoria della Docente Universitaria di Roma Tre Giovanna Pini. A portare in scena lo spettacolo sono 250 ragazzi tra appartenenti all’Associazione Nazionale Giovani Uniti Contro il Bullismo e gli studenti dell’Istituto Paritario G. G. Visconti e il Premio Curcio per le Attività Creative.
Anche quest’anno lo spettacolo viene dedicato alla prima vittima di bullismo italiana, Francesco Scerbo, un quattordicenne morto a causa di un reato di bullismo, avvenuto il 22 novembre 1995 nella stazione ferroviaria di Villa Claudia, nel Comune di Anzio. Alla serata partecipano le mamme di Francesco, Renata Scerbo, di Diego, Mira Mancioli e di Andrea, Teresa Manes, giovani uccisi da atti di bullismo. Mamme coraggiose che dedicano la loro vita alla prevenzione del bullismo. Lo spettacolo è stato riconosciuto dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping come miglior evento sociale giovanile. “L’ultimo dei bulli” sfrutta il potenziale pedagogico che comporta l’arte drammatica per insegnare ai giovani come amare e amarsi, il mezzo migliore per difendersi dalla cattiveria e dalla rabbia dei violenti.