E’ tra i più importanti pittori italiani del ‘900. Cinquanta capolavori di Fausto Pirandello saranno esposti alla Estorick Collection di Londra dall’8 luglio al 6 settembre. Terzogenito del celeberrimo Luigi, nasce a Roma nel 1899 e inizia a dedicarsi alla pittura subito dopo la fine della prima guerra mondiale. Nei primi anni ’30 diviene uno dei maggiori protagonisti della giovane Scuola Romana, ma sono i soggiorni parigini che fanno maturare definitivamente la sua pittura conferendo al suo stile un carattere surreale pur nella costante definizione di uno scabro reale e di una tecnica molto attenta alle stesure spatolate del cubismo. La sua opera fu d’esempio per tutta la pittura italiana dei primi anni ‘40, proprio per quell’espressionismo drammatico in grado di diventare una bandiera di antifascismo antiretorico ed esistenziale. La selezione di dipinti della rassegna londinese, capaci di sintetizzare l’intero percorso creativo dell’artista dagli anni ‘30 agli anni ’50, evidenzia la vicinanza tematica, figurativa e stilistica dell’autore a uno dei maggiori pittori inglesi del secolo, Lucian Freud.
Un’assonanza indubbia – quella col nipote di Sigmund, fondatore della psicanalisi – che mette in luce, sebbene i due non abbiano avuto collegamenti diretti, la comune ricerca profonda all’interno della personalità dell’uomo, immersa in una realtà cruda e carnale dagli esiti oggettivi e impietosi. Tra le opere presenti nella mostra londinese figureranno capolavori di grande rilevanza storica, tra cui ‘Composizione’ (1928), ‘Donne con salamandra’ (1928-30), ‘Interno di mattina’ (1931), ‘La pioggia d’oro’ (1933), ‘Palestra’ (1934), ‘La scala’ (1934), ‘Donne che si pettinano’ (1937), ‘Bagnanti’ (1938), ‘Le indossatrici’ (1945), ‘Befana a piazza Navona’ (1951), ‘Attraverso gli occhiali’ (1953-54), ‘Bagnanti sulla spiaggia’ (1961).