Finirà all’asta il 10 dicembre da Sotheby il celebre dipinto di Gabriel Rossetti della “Venus Verticordia”. L’opera d’arte, dipinta nel 1868, verrà venduta a qualche facoltoso collezionista nella capitale britannica. Il quadro, finito all’asta già nel lontano 1886, si stima che possa valere circa un milione e mezzo di sterline.
L’acquerello di Dante Gabriel Rossetti rappresentò una delle opere più sensuali dell’artista e causò la fine dell’amicizia tra il grande esponente “preraffaellita” e John Ruskin, uno dei critici d’arte più illustri del periodo vittoriano che critico la potente ed “eversiva” sensualità femminile del dipinto.
Il disagio di Ruskin con molta probabilità era dovuto al palese simbolismo erotico e alla rappresentazione di un nudo femminile troppo sensuale in un’epoca in cui le donne dovevano essere caratterizzate dal pudore. Il critico d’arte, non riuscendo ad identificare chiaramente il vero elemento di disturbo della nudità, criticò l’eccessivo realismo dei fiori. Una festività romana celebrata il 1mo aprile, i “Veneralia”, era dedicata alla Venere Verticordia ovvero “colei che apre i cuori” e alla sua compagna, la “Fortuna Virile”.