Lo Stato italiano ha acquistato il Museo Richard Ginori della Manifattura. Il più antico museo di impresa in Europa, ubicato a Doccia di Sesto Fiorentino (Fi) è stato acquistato per 700mila euro dal ministero di beni culturali e turismo. Entro 120 giorni inoltre il Mibact prenderà possesso anche delle preziose collezioni del museo grazie legge che prevede la possibilità di pagare le tasse con opere d'arte.
Franceschini: “Impegno mantenuto”
Il salvataggio del Museo, attualmente in stato di abbandono, è uno dei tasselli del progetto di rilancio dell'azienda, che dopo il fallimento del 2013 è stata rilevata dal gruppo Kering tramite Gucci.
“E' un impegno mantenuto, salvata una collezione eccezionale, che è parte fondamentale del patrimonio italiano”, commenta oggi il ministro del Mibact Dario Franceschini su Ansa. Il museo Ginori verrà affidato ora al Polo museale della Toscana ed “entrerà – assicura Franceschini – a pieno titolo nel sistema nazionale dei musei che si occuperà della sua tutela e della sua valorizzazione”.
Lo stabile, fanno notare dal ministero, è stato comprato alla fine ad un prezzo più basso rispetto alle stime fatte in precedenza dal demanio e dal tribunale. Le due aste – poi andate deserte – indette dal tribunale fiorentino nel giugno 2016 e nel febbraio di quest'anno avevano infatti fissato la base rispettivamente a 7 e 4,3 milioni di euro.
Porcellane di pregio
Sin dai primi anni di attività, il marchese Carlo Ginori (Firenze, 7 gennaio 1702 – Livorno, 11 aprile 1757) noto per aver dato origine alla Manifattura della porcellana di Doccia, destinò alcuni locali al pianterreno della villa Ginori di Doccia per la raccolta di modelli, ceramiche e terre, formatasi nel primo periodo di vita della fabbrica. A questo scopo, nel 1754 fu creata un'apposita Galleria in cui esporre i migliori prodotti migliori realizzati.
La collezione museale comprende più di diecimila tra ceramiche e modelli. Fra le opere più significative, la Venere dei Medici che riproduce la statua della Tribuna della Galleria degli Uffizi, e il Camino coronato dalle riduzioni delle Ore del Giorno e della Notte delle tombe medicee di Michelangelo. Splendidi anche i pezzi disegnati da Giò Ponti (circa 400), in un percorso che arriva fino al servizio di bordo “Linea 72” disegnato da Joe Colombo per Alitalia.