Bologna ospita la “Live arts week”, la settimana dedicata all’arte performativa organizzata da Xing negli spazi del Mambo – Museo d’arte contemporanea di Bologna. Si tratta della quinta edizione di un evento unico in Italia, caratterizzato da performance che ruotano intorno alla presenza e all’esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale.
La mostra è stata inaugurata con un “prologo”, con la prima assoluta di “Natten”, – nuova opera performativa dello svedese Marten Spangberg – ma aprirà ufficialmente oggi. Il programma è un vero e proprio palinsesto di opere dal vivo – performance, ambienti, concerti, live media, expanded cinema, con date uniche, produzioni e anteprime – e sarà lo spettatore a decidere come fruirne, non essendoci nessun percorso prestabilito.
Tra i protagonisti di questa edizione – presentata da istituzioni bolognesi e regionali e dai direttori artistici, Silvia Fanti e Daniele Gasparinetti – la coreografa italo-belga Sara Manente, con il suo “Spectacles”, durante il quale si interroga sui limiti del linguaggio nei confronti di un’esperienza estetica, il sound artist giapponese Minoru Sato, i cui strumenti musicali inventati ed utilizzati producono un ossessivo ciclo percussivo che evoca un disperante e cieco richiamo d’amore, lo svizzero Marco Berrettini, promulgatore di una danza per tutti e contro lo spettacolarmente corretto, e lo Zapruderfilmmakersgroup.