“Terminato il restauro di Quattro Fontane grazie ai Fendi. Domani tornerà visibile a tutti. In anteprima Giunone!”. Questo il tweet con il quale l’assessore alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale Giovanna Marinelli ha salutato il lieto evento che permetterà a turisti e romani di tornare a godere della vista delle fontane del biondo Tevere, dell’Arno e di Giunone che dominano i rioni romani Monti, Trevi e Castro Pretorio. Domani è prevista l’inaugurazione del restauro del Complesso delle Quattro Fontane, alla presenza dello stesso assessore e di Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali.
I lavori di restauro, finanziati dalla maison di moda Fendi, erano iniziati la scorsa estate quasi in concomitanza con quelli, ora in via di conclusione, alla fontana di Trevi. Il meraviglioso complesso monumentale è sito dove s’incrociano via del Quirinale-via XX Settembre e via Quattro Fontane, il punto di raccordo di tre rioni diversi: Monti, Trevi e Castro Pretorio. Le quattro fontane ai quattro angoli, danno il nome anche alla Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, costruita da Francesco Borromini tra il 1638 e il 1663. Sfruttando delle nicchie rettangolari di diversa dimensione, appositamente ricavate negli angoli dei palazzi, l’opera suddivisa in quattro parti, fu realizzata tra il 1588 e il 1593.
I soggetti, raggruppati a coppie analoghe rappresentano due figure maschili barbute, allegorie del Tevere (danneggiata nel 2009) e dell’Arno, e due femminili, Diana e Giunone. Le prime due simboleggiano Roma e Firenze, mentre le seconde sono icone di Fedeltà e Fortezza. Tutte le figure sono sdraiate su un fianco e l’acqua confluisce in piccole vasche semicircolari. Il disegno delle fontane del Tevere, dell’Arno e di Giunone è attribuibile a Domenico Fontana, progettatore anche della via, mentre il disegnatore di Diana è Pietro da Cortona. Le realizzazioni furono affidate a scultori poco conosciuti.