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Le foto degli sbarchi di Lampedusa diventano una mostra

E’ in visione dal 14 al 21 gennaio al Museo nazionale delle arti del XXI secolo (MAXXI) di Roma la mostra di Federica Cellini, giornalista e regista romana, sui viaggi della disperazione dei migranti che partiti dal centro Africa sbarcano a Lampedusa. Il lavoro è rappresentato da un’installazione basata su due livelli narrativi: gli scatti fotografici del giorno dell’arrivo dei migranti e i suoni realizzati in collaborazione con Aleksander Protic, sound designer che ha lavorato con il regista serbo Emir Kusturica.

E’ ormai noto a tutti, purtroppo, il percorso accidentato che queste popolazioni, ridotte allo stremo nei loro paesi di origine a causa della fame o della guerra, devono sostenere prima di raggiungere la piccola isola dell’arcipelago delle Pelagie, in Sicilia, che per loro rappresenta la terra promessa. Dopo aver attraversato il deserto a bordo di camion roventi giungono in Libia dove vengono radunati in campi di raccolta e detenuti finché non si raggiunge il “carico umano” sufficiente a far partire un’altra barca e a far realizzare iniqui profitti agli spietati scafisti.

L’installazione è allestita in un container buio con dei piccolissimi fori a parete: solo avvicinandosi è possibile scorgere le immagini retroilluminate e ascoltare l’audio. Come in una sorta di via crucis con differenti fermate che abbinano audio e immagini, i visitatori possono avvicinarsi a questo viaggio.

Prodotta a Belgrado, l’installazione è stata presentata per la prima volta nel 2013 al Mikser Festival in Serbia e successivamente al Museo di Arte Contemporanea Castello di Rivoli.

 

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