La collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani si arricchisce da oggi di una nuova opera. Dalle 17,00 si inaugurata “In principio (e poi)”, una videoinstallazione interattiva in quattro parti ideata e realizzata nel 2013 dallo storico gruppo milanese Studio Azzurro, un gruppo di artisti dei nuovi media fondato a Milano nel 1982 da Fabio Cirifino (Fotografia), Paolo Rosa (arte visiva e cinema) e Leonardo Sangiorgi (grafica) che da sempre ha orientato la sua ricerca verso un impiego socializzante dell’interattività.
L’inaugurazione dell’insediamento permanente dell’opera – meglio definita “ambiente sensibile” – nel cuore del percorso di visita dei Musei, è sicuramente anche un evento simbolico che rimanda all’altrettanto significativa prima partecipazione della Santa Sede alla 55° Biennale Internazionale d’arte di Venezia dove Studio Azzurro, proprio con “In principio (e poi)”, aveva dato forma compiuta al momento fondante della narrazione biblica (quale la Creazione dell’universo e dell’uomo) ispirandosi ai primi 11 capitoli della Genesi. L’opera è stata donata ai Musei Vaticani dal Pontificio Consiglio della Cultura al termine della Biennale veneziana; il suo attuale riadattamento allestitivo all’interno della sala museale è stato curato da Studio Azzurro in collaborazione con l’Architetto Roberto Pulitani.
L’opera è composta da quattro pannelli pronti a schiudersi, al cui interno lo spettatore è chiamato a cercare un contatto con le figure che abitano i tre grandi schermi a parete, così come ad animare di immagini e suoni la piattaforma centrale, attraverso il movimento e il contatto delle mani. Prendono vita i “portatori di storie”, uomini e donne che evocano i regni delle piante e degli animali attraverso i gesti del linguaggio dei sordomuti, e raccontano le proprie genealogie familiari, separati da un diaframma invisibile, dall’interno del carcere di Bollate. All’interno dell’ambiente sensibile, i visitatori dei Musei Vaticani potranno per la prima volta diventare parte attiva del processo creativo dell’universo innescando la scintilla primordiale della vita attraverso il tatto.
Adiacente alla sala sarà visibile anche un’altra opera realizzata per il Padiglione del 2013, inserita di recente nel percorso museale. Si tratta del grande wall painting di Lawrence Carroll (Melbourne, 1954), Untitled (Isatu Sesay), parte dell’installazione Another Life che componeva la terza sezione tematica del Padiglione, dedicata alla Ri-Creazione.
Un nuovo allestimento ha anche riguardato le tre opere di Tano Festa (Roma 1938-1988) ispirate agli affreschi della volta della Cappella Sistina, esposte in apertura del Padiglione del 2013 in una sorta di trilogia introduttiva, e oggi parte del percorso museale grazie alla generosa donazione dalla collezione Jacorossi. Lungo il percorso dedicato alle opere della Collezione d’Arte Contemporanea sarà inoltre possibile visitare il recente riallestimento di alcune sale all’interno dell’appartamento Borgia.