Nel Centenario della morte del pittore veneto Egisto Lancerotto (Noale, 21 agosto 1847 – Venezia, 31 maggio 1916), è allestita nell’ideale cornice di Villa Pisani a Stra (Venezia) la mostra “Lancerotto. Il ritorno di un protagonista”, prima esposizione dedicata interamente all’artista noalese, che vuole essere un dovuto e definitivo riconoscimento del valore del ruolo di primaria rilevanza che l’uomo ha ricoperto nella straordinaria stagione pittorica veneta tra Otto e Novecento.
Le opere in mostra
In mostra sono esposti trentaquattro quadri provenienti dalla collezione civica di Noale, da musei pubblici e da collezioni private che ripropongono alla critica d’arte e al grande pubblico il lungo e variato percorso artistico di Egisto Lancerotto, dal godibile realismo pittorico, fino alle ultime opere che aprono al Simbolismo.
Hanno contribuito con i loro prestiti la Galleria d’Arte Moderna di Genova e la Fondazione Musei Civici di Venezia, che dedica nell’occasione all’artista noalese una sezione nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro e una nel Museo di Ca’ Rezzonico. Un’ulteriore sezione della mostra sarà allestita a Noale, in Palazzo della Loggia, dove dal 29 aprile al 28 maggio (ingresso libero) si potranno ammirare L’assedio di Firenze, tela inamovibile per le sue grandi dimensioni, ed altri dipinti del maestro della collezione cittadina e di collezioni private.
I curatori
La mostra di Villa Pisani, curata da Monica Pregnolato e Camillo Tonini, è stata realizzata dal Comune di Noale, con il sostegno della Regione del Veneto e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Provincie di Belluno, Padova e Treviso e del Polo Museale del Veneto.
Un accenno biografico
Egisto Lancerotto si è formato all’Accademia di Venezia in un periodo di numerose promesse artistiche, quali Guglielmo Ciardi, Giacomo Favretto, Pietro Fragiacomo, Alessandro Milesi, Luigi Nono, Ettore Tito, Federico Zandomeneghi, con cui dovette sempre confrontarsi durante tutta la sua lunga carriera artistica. Nondimeno, egli riuscì ad affermare il suo particolare segno pittorico e la scelta di soggetti singolari che lo distinguevano dagli altri protagonisti del secondo Ottocento veneto.
Il lascito
Per volere testamentario l’artista ha voluto legare alla sua città natale settantanove tele, oltre a bozzetti e disegni, che oggi costituiscono il nucleo più esauriente e qualitativamente valido della sua ampia produzione artistica. La Città di Noale, da allora, ha risposto con riconoscenza al generoso dono, impegnandosi con le varie Amministrazioni che si sono succedute a valorizzare la pittura del suo illustre concittadino e a diffonderne conoscenza e apprezzamento.
L’obiettivo principale di questa iniziativa espositiva nel Centenario della morte – si legge nel comunicato stampa – è quello di arrivare ad un nuovo e più meditato giudizio critico su Egisto Lancerotto, analizzando i temi ricorrenti che percorrono la sua pittura e cercando di fissare gli elementi personali e i punti di contatto con altri maestri e movimenti artistici a lui contemporanei che hanno segnato lo sviluppo della sua arte pittorica.
Enti promotori
- Città di Noale
- Soprintendenza Archeologica delle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Venezia e le province di Belluno Padova e Treviso
- MiBACT – Direzione Generale Musei – Polo Museale del Veneto. Patrocinio di Regione del Veneto
- Città metropolitana di Venezia
- Comune di Stra
- Rotary Club Venezia
Dal 07 Aprile 2017 al 25 Giugno 2017 al Museo Nazionale di Villa Pisani, Via Doge Pisani 7 – 30039 Stra (Venezia)