Stupefacente, fantastico, elastico, Joaquin Phoenjx ha incantato il Lido con la sua interpretazione del clown più famoso al mondo interpretato nel passato da attori del calibro di Jack Nicholson. Basato sull'omonimo personaggio dei fumetti DC Comics creato da Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson, il film è una storia delle origini del personaggio scollegata dal DC Extended Universe, interpretato nella versione 2019 oltre che da Joaquin Phoenix da Robert De Niro, Zazie Beetz e Frances Conroy, prodotto da Bradley Cooper, Todd Cooper, Todd Philips, Emma Tillinger Koskoff.
La trama
La storia é quella di Arthur Fleck, un aspirante cabarettista senza una lira che é stato educato dalla madre a portare gioia e affetto da uno strano disturbo che lo costringe a ridere compulsivamente anche di fronte a situazioni dolorose dove le emozioni non corrispondono a quanto esprime. Si intuisce che la sua vita é stata costellata da traumi che lo hanno segnato in maniera indelebile ma, grazie all’amore per i bambini ed alla sua capacità di trasformare in gioia gli avvenimenti, ha elaborato il dolore facendo emergere la parte positiva della sua personalità. É stupendo vedere come il volto di Phoenix riesca ad evidenziare smorfie dolorose nei momenti in cui cerca di portare cose buone e regolarmente viene frustrato. C’é una lotta nel suo volto, che come ha sostenuto Dostoewskij nei suoi meravigliosi scritti, dove si percepisce la lotta fra il Dio e il demonio. Art hour riesce a far vincere la voce di Dio, ma quanto può resistere una persona che ha subito forti violenze a sostenere ulteriori frustrazioni senza scompensarsi? Questa sembra essere la domanda davanti alla quale ci pone il film in ogni sequenza.
Leone d'oro in arrivo?
In conferenza stampa Phoenix ha conquistato il pubblico dei giornalisti presenti raccontando come per interpretare il film abbia dovuto perdere moltissimi chili e imparare questa risata sguaiata che assume più le connotazioni di qualcosa di doloroso che non una gioia vera. Psicologi e sociologi avranno molto da dire in proposito, per intanto lasciamo le ulteriori considerazioni ai giorni prossimi perché si subodora già un Leone d’Oro per Phoenix.