“Inventare il Futuro” è il titolo della nuova edizione di ArteScienza, la rassegna internazionale di arte scienza e cultura contemporanea, organizzata dal Centro Ricerche Musicali (Crm) che si svolgerà nell’ambito dell’Estate Romana in diversi spazi della città, per una prima parte fino al 22 luglio e poi dal 9 settembre al 28 ottobre con originali installazioni site specific, performance, concerti, masterclass e danza e all’insegna della relazione fra le arti contemporanee. L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con Siae.
I luoghi
Scenari variegati e inconsueti caratterizzeranno la manifestazione, valorizzando gli ambienti che la ospitano – principalmente il Goethe-Institut Rom con cui il Crm consolida una preziosa collaborazione, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, il Teatro Vascello il Parco della Musica -, con innovazioni artistiche, interpreti e personalità della cultura internazionali.
“Lo scenario ideativo di Artescienza 2017 – spiegano i curatori della rassegna Michelangelo Lupone e Laura Bianchini – punta sull’invenzione come ‘farmaco intelligente’ che mira a sanare le criticità del presente in una prospettiva futura e come ‘inventio’ (ritrovamento) che tenda a facilitare il lavoro, a migliorarne i prodotti, a produrne di nuovi”.
Di particolare interesse è il progetto “Il giardino dei suoni segreti” che presenta quattro installazioni sonore site specific, nei giardini del Goethe-Institut, realizzate per ArteScienza da giovanissimi musicisti e compositori nell’ambito del progetto “Sillumina” della Siae.
Il programma
Mercoledì 19 luglio al Goethe-Institut Rom (ore 21.30 Auditorium) per il concerto dal titolo All’improvviso che presenta due nuove perfomance di Alvise Vianello Sinivia (Electropolis_Città nuova musica elettroacustica e improvvisazioni spazializzate) e Pasquale Citera (Come ascoltare i dormiveglia delle vedove per pianoforte e live electronics). Da un lato, per la novità di Sinivia, una rilettura contemporanea dei principi del Futurismo, dall’altro in Citera lo stato di “dormiveglia” di chi ha più passato che futuro con immagini sonore frammentarie e discontinue, reali e risonanti, che creano un universo sonoro dinamico e cangiante, al confine tra realtà e immaginazione.
Venerdì 21 luglio all’Auditorium del Goethe (ore 21.30) il concerto dell’Ensemble Mosaïk, gruppo sperimentale tedesco che nell’arco di vent’anni è diventato una delle principali formazioni di musica contemporanea di alto profilo artistico, spesso a stretto contatto con i compositori di oggi per cui hanno eseguito diverse prime assolute. In questo concerto l’ensemble presenta sei lavori tutti in prima italiana di giovanissimi compositori europei e americani che lavorano nel campo della contemporanea ed elettroacustica.
Gli artisti
Fra i vari artisti che animeranno questa prima parte del Festival, anche i due compositori Lidia Zielinska, artista polacca di grande spessore artistico dedita alla ricerca e alla formazione, e Pierre Jodlowski anche egli di origine polacca ma radicato in Francia, che nella sua musica affronta temi e problematiche della nostra società. I due saranno protagonisti il 21 luglio di una masterclass al Conservatorio di Musica Santa Cecilia, e sabato 22 (ore 21.30) del concerto al Goethe-Institut Rom con loro musiche in prima italiana: della Zielinska saranno eseguiti tre brani per flauto, sassofono ed elettronica, di Jodlowski Ombra della mente uno spettacolo di teatro musicale su testi di Alda Merini tratti da Delirio amoroso, Dopo tutto anche tu.
Dopo la pausa estiva il Festival riprenderà a settembre per proseguire ad ottobre con una nuova serie di concerti e perfomance.