Stava cantando uno dei suoi brani più famosi, “Oro”, quando all’improvviso il cantante Mango ha smesso di suonare il pianoforte, ha detto al microfono “Scusate non mi sento bene” e si è accasciato. E’ morto così, stroncato da un infarto, durante un concerto che stava tenendo al “Pala Ercole” di Policoro, in provincia di Matera. L’artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto privo di vita.
Molti fan, dopo che Mango, all’anagrafe Giuseppe Mango, si è sentito male si sono trasferiti dalla sede del concerto all’ospedale; sui social network sono già molti i messaggi che ricordano il cantautore. Fra i molti suoi successi del cantante, anche il premio della critica ottenuto nel 1985 al Festival di Sanremo.
A dare la notizia ufficiale del decesso è stato il suo staff sulla sua pagina Facebook scrivendo: “La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato… Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa ‘Non moriremo mai, il senso è tutto qui’. Ci uniamo al dolore della famiglia”. Così, parafrasando la sua canzone di successo La rondine, ricordano il cantante.
La sua lunga carriera lo ha visto lavorare, tra gli altri, con Mogol, Lucio Dalla, Franco Battiato, Claudio Baglioni e Andrea Bocelli. Dallo scorso 25 aprile era in radio “Scrivimi”, celebre brano di Nino Buonocore, anticipazione del nuovo album di cover uscito poi il 27 maggio dal titolo “L’amore è invisibile”. Nel disco tre inediti e riletture di Sting, U2, De Andrè, Battisti, Minghi, Don Backy, Beatles, Bowie, Pino Daniele e una canzone della tradizione sarda.