È stata pubblicata sulla rivista “Country Life” quella che potrebbe essere considerata la “scoperta letteraria del secolo”, come afferma Mark Hedges, direttore della rivista sopra citata. È un ritratto del noto drammaturgo inglese William Shakespeare, rinvenuto in un libro di botanica del 1600, che secondo il parere degli esperti potrebbe essere l’unico ritratto del poeta realizzato quando lui era in vita. La scoperta è stata fatta dal botanico e storico Mark Griffiths, che stava lavorando alla biografia di John Gerard, uno dei pionieri della botanica vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo d.C., contemporaneo di Shakespeare.
Il volume che contiene il presunto ritratto del drammaturgo è un libro di 1.484 pagine pubblicato nel 1598, quando l’autore di “Giulio Cesare” aveva circa 34 anni. Il frontespizio del testo è illustrato con un’incisione di William Rogers, raffigurante quattro figure contornate da simboli araldici e fiori. Inizialmente si pensava che fossero di natura immaginaria ma Griffiths è riuscito a decodificare i simboli attorno alle figure, rivelando la vera identità dei soggetti. Secondo il botanico le figure incise sarebbero lo stesso Gerard, Rembert Dodoens (un botanico fiammingo molto famoso) e Lord urghley, tesoriere della regina Elisabetta I.
Nella quarta incisione si vede un uomo sulla trentina che reca in mano una fritillaria, un fiore della famiglia delle liliacee, e una spiga di mais, piante che secondo Griffiths rimanderebbero alla poesia di Shakespeare “Venus and Adonis” e al suo dramma “Tito Andronico”. Questi sono gli elementi che spingono lo studioso ad indentificare nel ritratto il grande poeta e drammaturgo inglese Shakespeare.