Lucca – Si terrà dal 28 settembre al 3 ottobre la 10° edizione del Lucca Film Festival, che quest’anno avrà come ospite d’onore il regista americano David Linch. La manifestazione internazionale cinematografica, diretta da Nicola Borrelli, omaggerà il regista con una rassegna completa delle sue pellicole, tra cui Eraserhead, The Elephant Man, Velluto Blu, Cuore Selvaggio, Lost Highway e Mulholland Drive. Sarà inoltre arricchita dalla proiezione di quattro cortometraggi inediti e la mostra dal titolo “David Lynch. Lost images l’indiscreto fascino dello sguardo”.
La mostra, curata da Alessandro Romanini e visitabile fino al 9 novembre, cerca di ricreare una retrospettiva della produzione cinematografica del regista attraverso il fermo immagine, e mette quindi in scena la sua inedita figura di fotografo e litografo. Lynch, che ha avviato la sua carriera di regista negli anni ’60, è sempre stato un artista completo che ha integrato la sua attività principale con altre espressioni artistiche quali la musica, la pittura, la scrittura, ma solo negli ultimi anni si è dedicato alla fotografia e al disegno. Ha curato spesso gli arredi scenografici dei suoi set e collaborato con gli stilisti dell’alta moda nella scelta dei costumi di scena,di recente ha inciso nel 2011 il suo primo album “Crazy Clown Time” e nel 2013 il secondo “The Big Dream”, è inoltre autore della grafic novel “The Angriest Dog in The World” .
“Le immagini perdute” sono anch’esse rappresentazione di una realtà suggestiva e a tratti inquietante, che segue solo i parametri della creatività dell’autore e che si ritrova intrappolata irrimediabilmente sulla carta. Sono 70 immagini inedite, divise su due serie distinte, una in bianco e nero “Small stories” che sono un “compendio delle visioni e degli incubi” che hanno costellato i suoi 45 anni di attività e l’altra “Woman and Machines” che esibisce il potere evocativo e ammaliante della femminilità.
Tra gli altri ospiti del festival il regista inglese John Boorman, il brasiliano Julio Bressane noto agli appassionati del cinema sperimentale e l’attore Enrique Irazoqui, memorabile interprete di Gesu’ Cristo ne Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre il cinquantenario.