Mitoraj era particolarmente legato alla cittadina toscana, tanto da lasciarle in dono alcune delle sue opere, come la scultura del “Centauro”, aveva affrescato inoltre la sala consiliare del Municipio e aveva scolpito un altorilievo in bronzo per la lunetta centrale della chiesa di Sant’Agostino. Ma le sculture di Mitoraj sin trovano anche a Milano (Fontana del Centauro), a Roma (porte di bronzo per la Basilica di Santa Maria degli Angeli, e sculture in piazza Mignianelli e piazza Monte Grappa), a Parigi e a Londra. Alcune sue opere sono esposte al Museo degli Uffizi e a Giardino Boboli a Firenze, ma molti suoi capolavori fanno parte anche di collezioni pubbliche fuori dai confini dell’Europa. Infatti alcuni suoi capolavori sono esposti in Giappone e a Washington D.C.
Mitoraj nel ’45 sopravvisse al bombardamento di Dresda con la madre, che, finita la II guerra mondiale, decise di ritornare vicino a Cracovia. Dopo aver frequentato il liceo Artistico a Bielsko-Biala, nel 1963 aveva iniziato a studiare pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ha avuto come insegnante Tadeusz Kantor. Nel 1968 si trasferì a Parigi, per iscriversi all’École National Supérieur des Beaux-Arts. Nei primi anni ’70 sviluppò un forte interesse per le antiche culture sudamericane e rimase in Messico per un anno.
Nel 1976 ci fu la sua prima personale presso la Galleria “La Hune” a Parigi: da allora si è dedicato esclusivamente alla scultura aprendo uno studio nella capitale francese. Negli stessi anni ricevette il “Prix de la Sculpture” a Montrouge ed il Ministro francese per la Cultura gli mise a disposizione uno studio al Bateau Lavoir di Montmartre. Arrivato a Pietrasanta nel 1979, vi si è stabilito dal 1983 aprendo uno studio e alternando soggiorni a Parigi.