La scelta del massimo riconoscimento del Festival al film del regista svedese ha diviso critici e cronisti, e nel momento dell’annuncio in sala stampa ci sono stati sia applausi che fischi. Dal palco il regista svedese ha citato De Sica e il suo “Ladri di biciclette” che lo ha profondamente ispirato: “Non sarei un regista se non avessi visto quel film”.
La Coppa Volpi femminile rimane all’Italia. Dopo il premio a Elena Cotta, lo scorso anno, per “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante, il riconoscimento alla miglior attrice va ad Alba Rohrwacher per “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo. In realtà per l’unico film italiano nel palmares è andato un doppio premio, Hungry Hearts infatti ha ottenuto anche la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile per Adam Driver.
Nella sezione Orizzonti, la cui giuria era guidata dalla regista cinese di Hong Kong Ann Hui, è stato premiato “Belluscone. Una storia siciliana” di Franco Maresco. Un film che, con stile ironico e dissacrante, sbircia nel bizzarro girone dei sostenitori di Berlusconi.
Il Gran Premio della giuria è stato assegnato invece a un documentario, durissimo e potente, “The Look of Silence” del regista americano Joshua Oppenheimer sull’eccidio in Indonesia, le purghe anticomuniste del 1965.