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Il fonte ritrovato

Era all'interno di un fonte battesimaleĀ ottagonale. La scoperta ha lasciato tutti stupefatti: nellaĀ Chiesa della NativitĆ  di BetlemmeĀ il team di restauratori ha rinvenuto una piccola vasca battesimale circolare “incastonata”, per cosƬ dire, in una piĆ¹ grande. La scoperta ĆØ stata data ieri in conferenza stampa dal Comitato Presidenziale per il Restauro della Chiesa della NativitĆ . Il fonte ritrovato, “della stessa pietra delle colonne”,Ā si unisce agli ultimi tesori rinvenuti nelĀ luogo, tra cuiĀ l'Angelo in mosaico, emerso da una parete della navata centrale, eĀ due lanterne, datate alĀ sesto secolo d.C.,Ā rinvenute durante gli scavi sui i mosaici pavimentali.

La scoperta

“Durante i lavori di restauro nel corridoio sud della chiesa, nell'ala meridionale, abbiamo scoperto un fonte battesimale in pietra” ha dichiaratoĀ Ziad al-Bandak, al capo del team di restaturatori. Il gruppo scientifico stava imbastendo uno studioĀ preparatorio sulla stratigrafia archeologica dell'interno del pozzo,Ā preliminare al suoĀ restauro: una sorta di screening sullo stato dei materiali per verificarne l'entitĆ  e accertarne la datazione. Ebbene, “durante gli esami, abbiamo fatto questa scoperta” ha aggiunto al-Bandak, che ha poi sottolineato comeĀ il rinvenimento apraĀ alcuni interrogativi sulle origini stesse della chiesa. Si tratta diĀ “un ulteriore tassello nella ricostruzione della storia della Basilica e della sua tradizione cristiana” ha dichiaratoĀ Gianmarco Piacenti, a capo della Ditta Piacenti, che dirige i lavori di restauro dell'edificio.Ā Per Piacenti si tratta di “un ritrovamento importante e di grande bellezza che indica un oggetto realizzato per committenti importanti. La sua scoperta arricchisce la Basilica piĆ¹ antica della Terra Santa”. Team internazionali sono stati interpellati per studiare il ritrovamento: nei prossimi giorni, ĆØ atteso a Betlemme ilĀ medievista Michele Bacci, docente italiano dell'UnviversitĆ  di Friburgo, che daterĆ  con precisione il fonte.

Il cerchio e l'ottagono

Salta subitoĀ all'occhio che il fonte scoperto abbia una forma circolare rispetto a quello esterno, che ĆØ ottagonale. Un elemento non da poco se si considera che, nella simbologia medievale, la forma di un fonte era piena di significato. L'ottagono ĆØ, infatti, la sintesi tra il cielo – rappresentato dal cerchio – e la terra – simboleggiata dal quadrato. Come esposto dall'architetto del Rinascimento,Ā Leon Battista Alberti, nel trattato De re aedificatoria (1450), l'unione delle due forme sottintende l'idea cheĀ il divino entra nell'umano: il fonte, dunque, traduceĀ l'immagine di Cristo. Per i primi cristianiĀ l'otto diventa, cosƬ, il “numero della Resurrezione” e si presta bene alla simbologia nella liturgia delĀ Battesimo, che dei cristiani ne ĆØ la resurrezione. Come sottolinea il teologo Jean-Paul HernandezĀ “Nell'arte cristiana, rappresentare l'ottagono ĆØ allora annunciare che nella vita dell'uomo ĆØ possibile una novitĆ  radicale come la risurrezione. PerciĆ²Ā otto sono spesso le campate della chiesa, ottagonali sono i battisteri paleocristiani, ma anche alcune chiese dei primi secoli come San Vitale a Ravenna”. La scoperta di un fonte piĆ¹ antico, di struttura circolare, oltre a richiamare, nella sua totalitĆ , la forma del divino, induce a un'analisi tecnica e archeologica che aprirĆ  un nuovo capitoloĀ sulla storia delle prime testimonianze cristiane.

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