Si prospetta un lieto fine hollywoodiano per il film “The Other Side of the Wind”, ultimo film di Orson Well, rimasto incompiuto nel 1985, anno della morte del noto attore. La pellicola è considerata da molti cinefili la più importante tra quelle prodotte da Welles. Oltre mille pizze di negativi sono chiusi, ormai da anni, un magazzino di Parigi, contesi tra i titolari dei diritti d’autore che includono l’unica figlia di Welles, Beatrice, un cognato dello scia’ di Persia, e la compagna e collaboratrice di “Citizen Kane” Oja Kodar.
Ispirato liberamente a Ernest Hemingway e alla carismatica figura dello stesso Welles, “The Other Side of the Wind” è un film in un film che racconta il tentativo di un vecchio regista indipendente interpretato, da John Huston di resuscitare la sua carriera scagliandosi contro l’establishment di Hollywood per finire un’opera iconoclastica. Nel cast anche Susan Strasberg, Lilli Palmer, Dennis Hopper e Peter Bogdanovich che interpreta se stesso nelle parti di un giovane regista emergente. Catalizzatore della proiezione nelle sale cinematografiche è il doppio anniversario di Welles: il 2015 segna infatti i cento anni dalla nascita (6 maggio 1915), e trenta dalla morte (10 ottobre 1985).
A salvare dall’oblio l’ultimo film di Welles, in cui Huston a un certo punto agita la vera statuetta vinta dal regista per “Citizen Kane”, è stata una società di produzione di Los Angeles, la Royal Road Entertainment. Welles aveva lavorato ossessivamente a “The Other Side of the Wind”; ora è compito di Mashall e Bogdanovich, suoi diretti collaboratori, riportare i negativi, alcuni a colori, altri in bianco e nero, in vita: “Me lo chiese lui nel 1970” ha detto Bogdanovich: “Promettimi che lo finirai, qualsiasi cosa mi succeda”.