La storia ci ha insegnato che nei diversi momenti epocali, specialmente quelli più spinosi e difficili, la musica sa essere un meraviglioso ponte per scambi culturali e a volte persino un inaspettato collante, capace di far dimenticare le differenze più scomode e gli attriti diplomatici più antichi. Così per il Festival dei Giovani Virtuosi di Sidi Bou Said che da nove anni, lancia talenti della musica classica under 25. La kermesse di quest’anno, in scena dall’11 al 15 febbraio nel magnificente Palazzo Ennejma Ezzahra ( Stella di Venere), inserisce sul palco due concerti che vedranno alternarsi un artista tunisino ad uno straniero che si esibiranno con voce e strumenti.
Gli ospiti saranno deliziati da giovanissimi artisti provenienti da Nabeul, Gafsa oltre che Tunisi mentre arriveranno da Germania, Polonia, Italia, Portogallo, Austria e persino Russia, i più talentuosi musicisti fra gli stranieri. Grazie all’Istituto italiano di cultura di Tunisi, sarà tutto italiano e tutto al femminile, il giorno di San Valentino, che vedrà sfoggiare al violoncello Simona Bonanno e al pianoforte, Francesca Bandiera, con repertori dal classico fino al contemporaneo delle composizioni di Debussy, Bartok, Popper, Piazzolla e Camille Saint-Saens.
L’Europa ormai da tempo intesse con il mondo arabo questi intrecci culturali attraverso il riuscito progetto del Festival, organizzato dal Centro di Musica Araba e Mediterranea che non poteva trovare casa migliore nello splendido Palazzo Ennajma Ezzahra che fu dimora del noto musicologo e pittore francese Rodolphe d’Erlanger. Il Festival si consolida come la più attiva e stimolante iniziativa per diffondere e arricchire le relazioni culturali, promuovere i giovani talenti del settore e testimoniare che la condivisione è possibile anche nelle più grandi diversità.