“L’incontro tra Renzi, Hollande e Merkel a Ventontene, assume un enorme valore simbolico ma ci rafforza anche nel percorso di recupero e restauro dell’ex Carcere di Santo Stefano, già finanziato con 70 milioni nella delibera Cipe del maggio scorso”. Lo ha affermato ieri il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) Dario Franceschini che sottolinea così una sorta di ‘effetto collaterale’ del vertice con ricadute positive sulla messa in opera.
“Oltre al restauro – prosegue il ministro – stiamo raccogliendo idee e progetti per la destinazione di un luogo così simbolico, che non può che essere destinato sia al ricordo del Manifesto di Ventototene e alla storia del carcere, che al futuro, cioè alla formazione di giovani dell’Europa e del Mediterraneo”. Subito dopo l’annuncio dell’avvio del progetto – avvenuto lo scorso gennaio durante la visita a Ventotene del presidente Renzi, del ministro Franceschini e del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – erano partiti i cantieri per mettere in sicurezza il carcere ed era anche stato costituito un tavolo di coordinamento delle tante amministrazioni coinvolte.
Le amministrazioni interessate sono infatti, oltre al già citato Mibact, la Presidenza del consiglio dei ministri, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Difesa, l’Agenzia del Demanio, la Regione Lazio, il Comune di Ventotene e l’Ente Riserva Naturale Statale. Le procedure di affidamento delle progettazioni esecutive dovrebbero essere avviate entro questo settembre, permettendo il completamento delle procedure autorizzative entro fine 2016 e l’avvio dei lavori a inizio nuovo anno.