L’Italia è già fuori da questa edizione del Festival di Cannes. Tra i venti film selezionati per la corsa alla Palma d’Oro, infatti, neanche uno ha il passaporto italiano, almeno per quanto riguarda il concorso ufficiale: nelle sezione “Un certain regard”, infatti, troviamo “Pericle il nero”, un film di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio tratto dal romanzo di Giuseppe Ferrandino.
Nella kermesse dovrebbero trovare posto anche altri italiani, tra cui “La pazza gioia” – ammesso nella sezione “Quinzaine des Realisateurs” – di Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, e “Il silenzio” il cortometraggio di Farnoosh Samadi e Ali Asgari in concorso nella categoria dei film brevi. Altro film italiano, questa volta nella categoria”proiezioni speciali”, la pellicola del regista triestino Davide Del Degan e del greco Thanos Anastopoulos “L’ultima spiaggia”, toccante opera sui migranti.
Thierry Frémaux, il delegato generale del Festival, ci ha tenuto a precisare che l’anno scorso l’Italia era stata in gara con tre punte di diamante: Nanni Moretti, Paolo Sorrentino e Matteo Garrone. Quest’anno, ha detto Frémaux, “è presente in modo meno forte, ma è un Paese caro al nostro cuore, è questo lo testimonia il manifesto della prossima edizione”: uno splendido fotogramma di Villa Malaparte, a Capri, tratta dal “Disprezzo” di Jean-Luc Godard.
Tra i venti film che hanno passato la selezione per la 69 esima competizione tanti nomi noti a Cannes, come Ken Loach (I,Daniel Blake), Olivier Assayas (Personal Shopper), Pedro Almodovar (Julieta). E poi Xavier Dolan (Juste la fin du monde), i Fratelli Dardenne (La fille inconnue), Jim Jarmusch (Paterson), Sean Penn (The Last face), Cristi Puiu (Sierranevada), Paul Verhoeven (The Neon demon). In apertura del Festival, Café Society, di Woody Allen.