Il punto di arrivo a Rho per i visitatori che si recheranno a Expo 2015 non sarà una semplice stazione bensì una “stazione dell’arte”, un progetto di accoglienza curato da Metropolitana Milanese (MM) che vuole stabilire un legame tra l’antico e il nuovo.
Il progetto, che si ispira ad una sfinge egiziana, vuole permettere ai visitatori di “entrare nella testa più antica del mondo” (sfinge) per avviarsi a visitare e conoscere i prodotti più moderni dell’ingegno umano (Expo 2015).
Una realizzazione in acciaio e vetro concepita in modo tale da trasformare la “sfinge” da arcaica a futuristica. MM curando la progettazione di un corridoio di collegamento fra la stazione ferroviaria e l’accesso ad Expo ha realizzato due lucernari che dessero luce al nuovo corridoio, come fossero i due occhi della “sfinge”. Come inoltre l’occhio trasmette immagini, ossia luce al cervello, i tecnici di MM hanno rivestito lo spessore di cemento armato della copertura di acciaio a specchio in modo che si ottenesse il convogliamento e la relativa amplificazione della luce del sole che cade nei lucernari.
Per esaltare anche la multietnicità dell’evento sotto i lucernari sono stati appesi due prismi che rifrangono e scompongono la luce del sole così da offrire un arcobaleno di colori che ruota col movimento della terra intorno al sole. “Un’opera che si riappropria del valore più etico dell’Estetica” afferma una critica d’arte mentre presenta l’iniziativa ad un gruppo di turisti.
La stazione sarà ulteriormente arricchita da altre opere d’arte concepite e realizzate dalle giovani promesse premiate in occasione del Concorso “Arte sotto Milano” promosso da MM con Accademia di Belle Arti di Brera. Le installazioni permanenti saranno “Istanti” di Antonio Gramegna a cui è andato il Premio MM e “Cartografie Immaginarie” di Veronica Menna, vincitrice del Premio Speciale di Expo 2015. Un impegno concreto di MM a sostegno dei giovani artisti che esprime la volontà della società di rendere concreto il binomio arte e stazioni.