“Il cardinale Martini è stato un uomo illuminato e illuminante”. Così Ermanno Olmi ricorda Carlo Maria Martini, scomparso nel 2012 e ricordato come “uomo del dialogo” per la sua costante mediazione tra le religioni, in particolare tra cristianesimo ed ebraismo. Martini, infatti, amava definire le persone di religione ebraica “i nostri fratelli maggiori”, proprio come hanno spesso fatto Papa Francesco e Papa Wojtyla.
“Carlo Maria Martini è stato una delle persone più avanzate della storia. Anzi lui è sempre stato al passo con la storia, siamo noi che siamo rimasti indietro” ha affermato il regista durante la 41esima edizione del Premio Nonino. Il regista è tornato a far parte della giuria di intellettuali e scrittori, tra i quali Adonis, John Banville, Claudio Magris, Edgar Morin. Olmi ha quindi annunciato che girerà un docu-film sul cardinale : “è un film di montaggio, ma ci sarà anche del materiale girato apposta”, ha detto.
Il regista è tornato al lavoro dopo un breve ricovero in ospedale, ma è comunque apparso in ottima forma e quasi rinvigorito. È stato proprio Olmi a girare il videoclip di introduzione al premio, un’opera dedicata alla Terra, realizzata con vari frammenti dei suoi film. Il video, intitolato “Il Pianeta che ci ospita” termina con la suggestiva immagine di un’anziana che raccoglie un bambino nato sotto a un cavolo: “questo video – ha spiegato Olmi al Piccolo – vuole ricordare che noi crediamo di conoscere il pianeta in cui viviamo, mentre lo conosciamo solo con i piedi, perché lo calpestiamo”.