A Roma l’arte contemporanea incontra il divertimento. I grandi artisti del ‘900, da Calder a Neto, da Tinguely a De Dominicis a Erlich, in “Enjoy” raccontano le loro opere come divertimento in una grande mostra allestita dal 23 settembre al 25 febbraio negli spazi rinascimentali del Chiostro del Bramante. Chi visiterà “Enjoy” potrà ammirare sculture mobili, installazioni di grandi dimensioni, opere appositamente ideate dagli artisti saranno riunite per indagare quei linguaggi espressivi, spesso provocatori, destinati a portare altrove chi guarda, e sprofondarlo nella dimensione del gioco e dell’eccesso.
Un’esperienza a 360 gradi
Quello che propone l’estemporanea è una vera e propria esperienza sensoriale che coinvolge tutto il complesso museale. Filo conduttore è proprio “il divertimento”, inteso nell’accezione etimologica di “portare altrove”, raccontato attraverso i linguaggi e le poetiche di artisti come Mat Collishaw, Gino De Dominicis, Martin Creed e tanti altri. Le loro opere guideranno il visitatore attraverso un percorso invisibile, che prenderanno vita in un incessante rapporto interattivo e giocoso, dove le diverse percezioni del “fuori da sé” avranno un ruolo fondamentale.
Eccher: “L’arte si nutre di piaceri”
“La dimensione del piacere, del gioco, del divertimento, dell’eccesso – afferma Danilo Eccher, curatore della mostra – sono sempre state componenti centrali dell’Arte; l’Arte sprofonda nel dolore ma si nutre di piaceri ed è sempre una danza di contrasti. L’illusione è una trasparenza che deforma la realtà, un’apparenza sottile dove tutto è possibile, suggerendo ora il dubbio dell’enigma, ora il sorriso della sorpresa”. Ed è proprio quello che accade in “Enjoy” con le sculture di Alexander Calder, o nel labirinto infinito di specchi di Leandro Erlich che conduce alle installazioni ludico-concettuali di Martin Creed o nei giochi di luci di TeamLab che prendono forma e mutano a contatto con il pubblico. Ogni sala del Chiostro del Bramante assumerà una realtà diversa dalle altre, tutta da scoprire.