Si è spento all'età di 77 anni il regista Bernardo Bertolucci. Figlio del famoso poeta Attilio, il cineasta era nato a Parma il 16 marzo del 1941. Dal 2012 era lontano dalla macchina da presa a causa di una brutta malattia che lo aveva costretto a vivere sulla sedia a rotelle.
La carriera
Bertolucci esordì nel cinema nel 1962 con “La commare secca”, ambientato a Roma e ispirato ad un soggetto scritto da Pier Paolo Pasolini, grande amico di suo padre Attilio. Il grande successo arrivò nel 1970 con “Il conformista”, tratto dal romanzo di Alberto Moravia, che si aggiudicò il David di Donatello come miglior film e gli valse una candidatura all'Oscar nella categoria “migliore sceneggiatura non originale”.
Lo scandalo di “Ultimo tango a Parigi”
Nel 1972 girò “Ultimo tango a Parigi”, una delle pellicole più discusse della storia sulla passione tra il vedovo Paul, interpretato da Marlon Brando, e una giovane di buona famiglia nella cornice di una Parigi indecifrabile. Il film fu sequestrato e costò al regista un processo per oltraggio al pudore. Oltre alla sentenza, “Ultimo tango a Parigi” valse a Bertolucci una fama internazionale che gli consentì di realizzare nel 1976 il dramma storico “Novecento” con Robert De Niro e Gerard Depardieu.
La notte degli Oscar
Bernardo Bertolucci è tutt'oggi l'unico italiano ad essersi aggiudicato il premio Oscar come miglior regista con “L'ultimo imperatore” nel 1987. Il film raccontava la storia di Pu Yi, ultimo sovrano cinese che dopo la prigionia, finì la sua vita facendo il giardiniere nell'orto botanico di Pechino. La notte di Hollywood fu indimenticabile per Bertolucci: La sua opera riuscì a portarsi a casa nove Oscar su nove candidature, tra cui quello come miglior film.
Gli ultimi anni
L'ultimo lavoro del regista emiliano fu “Io e te”, la trasposizione dell'omonimo romanzo di Ammaniti girata nel 2012. L'anno precedente il Festival di Cannes lo aveva onorato con la Palma d'oro alla carriera. La malattia lo ha tenuto lontano dalla macchina da presa e lo ha costretto fino ad oggi a vivere sulla sedia a rotelle.