Si è conclusa con la consegna dei premi la 68esima edizione del Festival di Cannes, con la Palma d’oro che è stata consegnata al francese “Dheepan” di Jacques Audiard. Per l’Italia resta solo la delusione, infatti nessuno dei tre film “Made in Italy” si è aggiudicato un premio. “Non avevamo premi per tutti”, sono le poche parole con cui i fratello Cohen, Ethan e Joel, presidenti della giuria hanno congedato gli italiani. Solamente “Mia madre”, di Nanni Moretti, ha ricevuto un commento positivo dall’attrice Rossy de Palma che si è complimentata con Giulia Lazzarini per la sua esibizione dichiarandosi “molto impressionata”.
“Dheepan” racconta una stori a di emigrazione che inizia in Sri Lanka e termina nelle banlieue parigine. I protagonisti sono un ex combattente, una donna e una bambina di soli nove anni che si ritrovano ad affrontaere insieme un “viaggio della speranza”, che ben presto si tramuta in pura illusione. Una storia che rappresenta un po’ quella dei tanti migranti che lasciano le coste dell’Africa e tentano la disperata traversata del Mediterraneo, sempre più spesso in condizioni disumane, con la speranza di giungere nel continente europeo. “Sì, è importante riflettere su questa situazione che sta vivendo il Mediterraneo e l’Europa – afferma Audiard -. Ho pensato a questo film diversi anni fa, ma oggi il problema è ben più critico”.
Jacques Audiard in passato aveva già camminato sul tappeto rosso della Croisette. Nel 1994, al suo esordio come regista, aveva presentato il film “Regarde les hommes tomber”, nel 1996 ha vinto il premio come miglior sceneggiatura per “Un héros très discret” e nel 2009 ha vinto il Gran Prix Speciale della giuria per “Il profeta”. Inoltre nel 2012 il regista aveva presentato in concorso a Cannes “Un sapore ruggine e ossa”, poi candidato ai Bafta e ai Golden Globe come miglior film straniero e per la miglior atrice Marion Cotillard.