Una carta che promuova la cultura come motore di un nuovo sviluppo sostenibile, integrandola nell’agenda 2015 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: è la Dichiarazione di Firenze, firmata alla giornata conclusiva del terzo Forum Unesco.
Dopo le prime 2 edizioni di Monza, il Forum mondiale per la cultura e le industrie culturali è appordato a Firenze: oltre 300 i partecipanti da tutto il mondo, 140 giornalisti, 20 incontri, 90 interventi, due tavole rotonde e una mostra in tre giorni. I lavori sono stati aperti dal ministro Dario Franceschini e coordinati dalla direttrice generale Unesco Irina Bokova, che ha spiegato: “Vitalità culturale è sinonimo di innovazione e diversità. La cultura crea posti di lavoro, genera ricavi e stimola la creatività: è un vettore multiforme di valori e identità, nonchè una leva che promuove l’inclusione sociale e il dialogo”.
Sostenere la cultura singifica anche investire sui talenti, sulla creatività e sulla contemporaneità, come ha spiegato il ministro Franceschini: “Il governo italiano conferma tutto il suo appoggio all’operato dell’Unesco. Gli investimenti sono uno degli strumenti per uscire dalla crisi. La cultura – ha concluso – deve essere un veicolo di dialogo nel mondo e non può essere valutata solo sulle logiche di mercato”.