Nelle sale di Palazzo Fava di Bologna, la mostra “Da Cimabue a Morandi – Felsina Pittrice” ha superato i 60.000 visitatori. Curata da Vittorio Sgarbi e in programma fino al 17 maggio, è stata prolungata fino al 30 agosto. L’esposizione offre ai visitatori la possibilità di ammirare oltre 180 tra dipinti e sculture, provenienti da collezioni private, chiese, istituzioni, musei e fondazioni, illustrando le eccellenze artistiche della città romagnola in oltre sette secoli di storia.
L’estemporanea è dedicata al professor Roberto Longhi a ottant’anni dalla sua celebre lezione all’Università di Bologna sulla grande tradizione artistica della città. L’intenzione è quella di riproporre al pubblico i principi e il metodo dell’illustre studioso per intraprendere una sorta di viaggio dalla fine del Duecento al Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, quest’ultimo consacrato proprio da Longhi come il primo pittore italiano del suo tempo.
Le opere esposte nelle splendide sale di Palazzo delle Esposizioni, affrescate dai Caracci e dalla loro scuola, sono anche un omaggio a Carlo Cesare Malvasia e alla sua “Felsina pittrice”, una delle fonti più importanti per la storia della pittura bolognese dal Medioevo all’età barocca, pubblicata proprio Bologna nel 1678. La mostra raccoglie capolavori di artisti conosciuti in tutto il mondo come Cimabue, Niccolò dell’Arca, Parmigianino, Guido Reni, Antonio Canova, Lucio Fontana Giorgio Morandi e tanti altri artisti bolognesi.