Il Colosseo, il monumento piĆ¹ visitato al mondo, ma anche un luogo che ha subito molte trasformazioni fino ad arrivare a essere quasi unāicona pop. La mostra “Colosseo. Un’icona”, promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e lāarea archeologica centrale di Roma ne ripercorre la storia.
Nel 523 d.C. – si legge nel comunicato stampa – hanno fine ufficialmente i giochi dei gladiatori: il monumento cade a poco a poco in rovina ma non viene mai abbandonato del tutto, esemplare unico di maestositĆ e bellezza. La mostra – aperta dall’8 marzo fino al 7 gennaio 2018 presso l’anfiteatro Flavio – presenta i reperti che sono testimonianza della vita quotidiana nel Basso Medioevo, cui seguono dipinti, acquerelli e disegni che ritraggono il āpaesaggioā diruto che ha ispirato molti pittori dal Rinascimento in poi.
Come oggi, ai tempi del Gran Tour dei Romantici, il Colosseo ĆØ un monumento visitato da tutti coloro che intraprendevano un viaggio in Italia, era una delle mete piĆ¹ importanti di cui sovente si acquistava un souvenir: allāepoca erano riproduzioni in marmo, micromosaici che lo raffiguravano e tanti altri; oggi il souvenir di massa ĆØ molto piĆ¹ pop e viene prodotto in paesi lontani, ma la fama del Colosseo ĆØ la stessa.
Restaurato, liberato da tutti gli interventi e le decorazioni che nei secoli si erano accumulate, il Colosseo prende nuova vita proiettandosi nellāimmaginario collettivo non solo degli Italiani: il suo mito continua. Ne sono prova le migliaia di visitatori che fanno la coda per entrarvi, ma anche le pubblicitĆ in cui compare a proposito o sproposito.