La Reggia di Caserta ospita la collettiva di street art Room Service, curata da Pia Lauro. Una mostra realizzata con interventi site specific degli artisti internazionali HaloHalo, Lucamaleonte, Rero, Sbagliato, 2501, per proporre una riflessione sul confine tra ciò che viene percepito come Reale e l’autentica Realtà delle cose stesse.
Storie persoanali
Ogni individuo nella propria vita prende parte o assiste ad una serie di eventi storici, fenomeni culturali e sociali, processi economici, dei quali il più delle volte non riesce ad afferrarne la realtà oggettiva, ma una realtà fittizia.
Il titolo della mostra, Room Service, ovvero servizio in camera, suggerisce l’idea di un accesso privilegiato a spazi privati, la possibilità di svelare realtà tenute nascoste e riportarle ad una dimensione pubblica. Una riflessione che nasce dal fascino di un ambiente museale fortemente caratterizzato dalla sua storia, che si fa luogo di indagine sul presente attraverso l’interpretazione degli artisti. Le stanze nelle quali si allestirà la mostra sono infatti le retrostanze degli Appartamenti Storici del XVIII secolo, luoghi di passaggio, ma anche spazi nei quali sovrani, corte e servitù potevano vivere una quotidianità autentica liberi dalle sovrastrutture e dalle convenzioni sociali.
Come gli addetti al room service, figure privilegiate in grado di accedere anche solo per pochi istanti all’autenticità della dimensione privata, gli artisti hanno il ruolo di tramite tra ciò che è accessibile a tutti e ciò che resta segreto e riservato. Dalla strada alla dimora reale, gli artisti HaloHalo, Lucamaleonte, Rero, Sbagliato, 2501, sono invitati ad occupare ognuno una stanza degli Appartamenti Storici e lasciare una traccia, un segno, per interrogare l’identità di quei luoghi e consegnare al pubblico nuove chiavi di lettura sul presente e la Realtà. La mostra arricchita dall’installazione del musicista Salvatore Prezioso, una bolla sonora che registra e rivela la storia invisibile passata e presente delle Retrostanze, vuole essere un percorso che attraverso la street art – pratica che fa dello svelamento e dello spazio pubblico i suoi strumenti principali – rovescia e ripensa questi spazi nella loro doppia valenza di luoghi prima privati e poi museali.
La mostra, a cura di Pia Lauro, promossa dall’Associazione Culturale I.CON.A e dalla Reggia di Caserta, con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Caserta, è realizzata in collaborazione con Linvea ed Avis Caserta. Media partner Exibart.
Gli artisti
HaloHalo – Luigi Garofalo, classe 1984, è nato e cresciuto a Torino. Si avvicina al mondo della street art quasi per caso, partecipando a interventi in strada e poi a piccole mostre collettive dove si distingue con il suo segno al tempo stesso caotico e ordinato. Quello di HaloHalo è un mondo fitto di segni che rapiscono e stordiscono lo spettatore, lasciandogli la libertà di immaginare ciò che gli [ap]pare. Poche regole fisse, pochi strumenti e sempre gli stessi, un’idea finale che prende forma nella realtà. Con queste premesse, l’artista insegue equilibrio e saturazione attraverso gesti ripetitivi mai troppo programmati. Tra le sue mostre ricordiamo la personale alla galleria Square23 di Torino, 2012, la partecipazione all’Outdoor Festival di Roma e il Willoke Street art Festival nel 2015,
Lucamaleonte – Nato a Roma nel 1983. È un nome storico della scena romana del graffiti-writing, della poster art e dello stencil in Italia, tecnica con la quale raggiungerà esiti virtuosistici fino a partecipare al celebre Cans Festival (2008) organizzato da Banksy a Londra. Nell’ultimo periodo sperimenta la pittura a mano libera per nuove opere murarie che occupano anche intere facciate, come il ritratto di F. Totti eseguito nel 2014 a Porta Metronia (Roma). La storia dell’arte e la classicità sono una sua fonte di ispirazione insieme a tavole iconografiche trovate in libri di zoologia e botanica. Tra le mostre principali: la collettiva Scala Mercalli all’Auditorium di Roma (2008) e Urban legends presso il Macro di Testaccio (2014). Ha esposto nelle principali città europee con il collettivo francese Stencil History X e ha curato insieme a Sten&Lex tre edizioni dell’International Poster Art, rassegna dedicata interamente al poster come forma d’arte urbana.
Rero – Artista francese, classe 1983, noto a livello internazionale per le sue opere nelle strade delle città. Il suo lavoro si concentra sul linguaggio: frasi lunghe o corte verniciate vengono collocate in aree della città e trovano un significato solo in un luogo specifico. Nei suoi interventi urbani Alexis Rero sceglie il carattere Verdana, il più utilizzato nel web a causa della sua compatibilità universale. Ha partecipato a numerose mostre, come: L’immagine non disponibile, Fabien Castanier Gallery, Los Angeles; Eidolon, Backslash Gallery e Copia la mia destra, Confluences a Parigi; Immagine manquante, L’Hybrid a Lille; Immagine Negazione, Antje Oeklesund e Papergirl, Neurotitan a Berlino; Dentro / fuori, Galleria Able & Baker a Köln e Word Project, London College of Communication a Londra.
Sbagliato – Progetto artistico fondato nel 2011 da tre architetti e designers romani con il desiderio di generare un’interferenza nel tessuto urbano attraverso l’utilizzo del poster, mezzo di comunicazione dalla natura effimera e l’attitudine mimetica. Le installazioni visionarie di Sbagliato sono il risultato di una sinergia tra architettura, grafica, fotografia e collage. Nel 2012 la sua prima mostra personale alla 999Contemporary di Roma e l’anno seguente viene selezionato per il progetto Collicola On The Wall a Palazzo Collicola di Spoleto, dove realizza un’installazione permanente. Nel 2015 espone alla Galleria Toselli di Milano e alla collettiva Eterotopia, presentata a Palazzo Fazzari, a Catanzaro e all’Ex Dogana di Roma, dove nel 2016 partecipa al progetto espositivo Il Paradiso Inclinato, a fianco a nomi di Alighiero Boetti e Sol LeWitt.
Jacopo Ceccarelli / 2501 – Nato a Milano nel 1981. Dopo aver studiato come montatore presso la Scuola Civica di Cinema di Milano, frequenta il Master di comunicazione visiva presso la New Bauhaus University di Weimar. A São Paulo entra in contatto con gli esponenti della Scuola Sud Americana di Graffiti. Prima con la Tag ‘Robot Inc’ poi come 2501, combina diverse pratiche quali muralismo, pittura su tela, scultura, installazione, fotografia e video. La sua ricerca dialoga con il contesto non solo attraverso l’interazione con la cittadinanza, ma anche dal punto di vista spaziale e materico. Le linee bianche e nere dipinte a mano in modo astratto, preciso, ma espressivo hanno l’intento di conferire una sorta di spessore al dipinto che alteri la percezione della superficie bidimensionale. Attualmente vive e lavora tra l’Europa, gli Stati Uniti e il Sud America.
Salvatore Prezioso – Musicista e sperimentatore, inizia a maneggiare la chitarra all’età di 10 anni. Da sempre attirato da sonorità alternative, già nei suoi primi gruppi musicali lascia spazio alla sperimentazione, creando happening musicali dove le note seguivono percorsi fuori dall’ordinario mischiandosi con poesia, pittura e danza. Alcuni di questi esperimenti hanno preso corpo in uno spettacolo de “La famiglia gurtz” aleph 0. Insieme al collettivo 109mhz partecipa alla colonna sonora del film Caponord di Carlo Luglio. Con il suo duo Bastian Contrario produce il primo disco Due il contrario di uno nel 2013, con Alkemy records e la co-produzione di Gianni Maroccolo. Recentemente ha sonorizzato la mostra di Giovanni d’Angelo Il Silenzio degli Occhi.
Vernissage 6 settembre 2017 h 17