Benito Mussolini continuerà ad essere un cittadino onorario di Salò. L'onorificenza attribuita nel 1924 resta in vigore, come è stato negli ultimi 96 anni. Così ha deciso, a maggioranza, il Consiglio comunale convocato in un municipio blindato dalle forze dell'ordine.
Ministeri
L’espressione Repubblica sociale italiana (Rsi), chiamata appunto Repubblica di Salò dal nome della cittadina lombarda dove ebbero sede alcuni ministeri importanti, identifica il regime guidato da Benito Mussolini e voluto dalla Germania al fine di amministrare parte dei territori italiani controllati militarmente dopo l’8 settembre 1943, evidenzia Treccani.it. La sua nascita viene fatta risalire al discorso pronunciato il 18 settembre 1943, attraverso Radio Monaco, da Mussolini, che era stato trasportato in Germania dopo la liberazione dalla prigionia al Gran Sasso. In quel discorso fu annunciata la creazione di uno Stato “nazionale e sociale”, che in seguito da molti costituzionalisti sarebbe stato assimilato a un “governo di fatto”. Capo del governo e guida del nuovo regime, Mussolini provvide immediatamente alla rifondazione del partito fascista come Partito fascista repubblicano (Pfr) cui fu demandato un ruolo preponderante nella gestione politica, al riordino delle forze armate e alla creazione di formazioni speciali aventi compiti di polizia interna e militare come la Guardia nazionale repubblicana (Gnr),
Strumentazione anacronistica
Molti comuni, negli ultimi due anni, hanno tolto la cittadinanza onoraria al duce dopo la presentazioni di mozioni apposite. A Salò, riferisce Quotidiano.net, la questione aveva assunto, fin da subito, significati simbolici del tutto particolari visto che la cittadina sul lago di Garda fu sede della Repubblica Sociale Italiana. La mozione per la revoca della cittadinanza era stata presentata dai consiglieri del gruppo “Salò futura”, gli unici tre che hanno votato a favore di una posizione cassata dalla maggioranza come “strumentale e anacronistica“.
Sospensiva
I dodici consiglieri della maggioranza del sindaco Giampiero Cipani hanno infatti votato in modo compatto e la mozione è stata respinta con 14 voti contrari e 3 favorevoli. La questione della cittadinanza onoraria a Mussolini era arrivata sui banchi del consiglio comunale di Salò già nell'aprile scorso. Quella volta, sottolinea Quotidano.net,la maggioranza di centrodestra chiese e ottenne una “sospensiva”, sostenendo che una discussione e una decisione in merito avrebbero potuto creare tensione in vista delle elezioni amministrative del maggio successivo.