La commissione, sottolineano dal Mibact, è stata investita di competenza “esclusivamente scientifica” e ha il compito di stabilire “se, ed eventualmente a quali condizioni, le statue siano trasportabili senza pregiudizio alcuno per la loro integrità e conservazione”. Presieduta da Giuliano Volpe, ordinario di archeologia all’Università di Foggia, dovrà fornire alle autorità competenti, in primis la Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria, un parere utile ad esprimere un giudizio definitivo sulla possibilità di un eventuale spostamento in occasione dell’Expo Universale di Milano. La querelle estiva aveva visto come protagonista anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi che in un’intervista a Repubblica, aveva rilanciato la proposta di spostare le due sculture bronzee a Milano, perché possano essere ammirate da più persone possibili: “I bronzi non si muovono da 33 anni. E nel museo di Reggio Calabria li vedono 30mila persone l’anno: 25mila d’estate e 5mila d’inverno”.
Dall’altra parte però il primo ministro Renzi ha dato un parere negativo, dichiarandosi sempre entusiasta allo spostamento delle opere d’arte in generale ma che in questo caso non ha senso. “Bisognerebbe”, ha continuato Renzi intervistato dalla radio RTL, “portare i visitatori dell’Expo da Milano a Reggio Calabria, perché c’è bisogno di valorizzare questa regione”. La risposta del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, non si è fatta certo attendere e, utilizzando lo strumento preferito dal premier, Twitter, ha replicato “Matteo Renzi fa i capricci sui Bronzi per Expo2015 a Milano. Proprio come i bambini”. Ora non resta che aspettare l’esito degli esami della commissione istituita dal ministro Dario Franceschini. Anche se difficilmente i protagonisti della vicenda resisteranno al fascino di esprimere un loro parere.