Finalmente, il Museo Morandi di Bologna trova una collocazione definitiva. Ad ospitare le opere di Giorgio Morandi sarà l’Ex forno del pane, lo stesso edificio che già ospita il Mambo, il Museo di arte moderna e contemporanea, con il quale formerà un percorso espositivo dedicato all’arte contemporanea. A operare tale scelta, l’amministrazione comunale del capoluogo emiliano, che ha deciso di confermare l’orientamento del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituzione Bologna Musei, ponendo fine a una disputa che non mancherà di far discutere.
Il Museo Morandi
Il Museo Morandi era nato negli anni ’90 in seguito al lascito di moltissime opere del pittore Giorgio Morandi da parte delle sorelle, che avevano posto come condizione che la collezione fosse ospitata a Palazzo d’Accursio, sede del palazzo comunale. Nel 2012 la collezione è stata trasferita nella struttura che già ospita il Mambo, a seguito dei danneggiamenti prodotti dal sisma in Emilia. Dopo cinque anni è arrivata la decisione definitiva di esporre la collezione in una struttura più adeguata dell’ultimo piano del palazzo comunale. L’ala espositiva di Palazzo D’Accursio sarà peraltro ri-allestita e dedicata all’arte dell’Ottocento. Sarà aperta al pubblico anche la terrazza che si trova sotto la torre dell’orologio del palazzo, nonché l’accesso alla parte superiore della torre. Il progetto è allo studio e ha già ottenuto l’ok della Soprintendenza.
Stessa sede ma musei distinti
Il fatto di tenere il museo Morandi distinto dal Mambo non è casuale: il lascito delle sorelle del pittore prevedeva infatti espressamente che il museo dovesse essere un’entità autonoma. Prima di prendere la decisione definitiva sulla collocazione, infatti, l’Istituzione Bologna musei ha tenuto in considerazione un parere legale sull’effettiva praticabilità e correttezza normativa della decisione. Toccherà adesso al nuovo direttore del Mambo, il torinese Lorenzo Balbi nominato nei giorni scorsi, predisporre un nuovo progetto espositivo che permetta di valorizzare e rendere fruibile al meglio la collezione di Giorgio Morandi. Seguendo, peraltro, una strada già tracciata in questi cinque anni che ha permesso di accostare il suo lavoro all’opera di artisti che gli si sono ispirati. La collocazione insieme al Mambo, inoltre, garantirà ai visitatori del Museo Morandi i servizi necessari come la biblioteca specializzata, le aule, i laboratori didattici, sala conferenze, bookshop e caffetteria, che non erano presenti a Palazzo d’Accursio.