Oggi a partire dalle ore 18.00 si inaugura a San Lazzaro di Savena (Bo) il “GuiSpace factory, art and meditation research”, un capannone artigianale trasformato dall’artista Vittorio Gui in una spazio creativo di dibattito e sperimentazione culturale attorno ai temi della spiritualità e dello sviluppo dell’uomo.
La mostra d’esordio “The mystery of Zed” vede tre artisti confrontarsi sull’antico significato ed il reale utilizzo dello Zed (o Djed), la misteriosa torre contenuta nel cuore della Grande Piramide di Cheope. Alessandro Bulgarini, Lina Damiani e Vittorio Gui, presentano una serie di opere che indagano alcuni aspetti dell’iconografia e della simbologia di una delle più straordinarie e complesse Civiltà della storia, quella dell’Antico Egitto.
Alessandro Bulgarini è un pittore che indaga da tempo l’iconografia del sacro delle più importanti culture tradizionali. In mostra presenta in anteprima una serie di tavole dal titolo “Seven parts of the Self” dedicate alla concezione egizia dell’uomo e della loro complessa visione sull’anima e sullo spirito.
Lina Damiani è un’artista internazionale specializzatasi nel mosaico ravennate con tecnica diretta su supporto definitivo. Pregiati marmi e vetri Tiffany si combinano sapientemente in cromie dall’esito necessariamente contemporaneo, ma in dialogo aperto coi “classici” simbolici del mosaico antico.
Vittorio Gui nasce come fotografo artista negli anni ’90 e in poco tempo espone in importanti gallerie di tutta Europa; inizia poi a produrre opere in ferro e in altri materiali come il rame a cui affianca anche una produzione di quadri a tecnica mista. In mostra presenta alcuni lavori realizzati in varie tecniche dalla pittura alla scultura in ferro e rame.
La mostra sarà visitabile dal 21 gennaio al 21 febbraio tutti i pomeriggi su appuntamento.