La Biennale di Venezia ha attribuito un tris di Leoni d’oro alla carriera 2015 alle leggende della Danza, Musica e Teatro. I riconoscimenti sono stati assegnati alla danzatrice e coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker per la danza, al compositore franco-greco Georges Aperghis, per la musica, e al regista svizzero Christoph Marthaler per il teatro. Il premio dei tre artisti è stato proposto rispettivamente dal direttore Virgilio Sieni, Ivan Fedele e A’lex Rigola, accolto poi dal consiglio d’amministrazione della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta.
Il primo dei tre Leoni è andato dunque ad una grande protagonista della danza belga e europea degli anni Ottanta, che è riuscita a portare un’originale sintesi tra rigore formalistico e pathos, di cui Rosas Danst Rosas è lo sfolgorante debutto e spettacolo manifesto, Anne Teresa de Keersmaeker rappresenta per il direttore Virgilio Sieni “il punto di congiunzione tra creazione e processi di trasmissione”. George Aperghis è invece un punto di riferimento per il teatro musicale, genere che ha contribuito a rivoluzionare influenzando molti giovani artisti, secondo il direttore Ivan Fedele “rinnova radicalmente la pratica musicale integrandola con tutti gli ingredienti vocali”, strumentali, nonché gestuali e scenici trattati in maniera identica ma trasportati nei diversi contesti.
Il regista elvetico Christoph Marthaler è invece una figura eccentrica della scena europea, per la particolare commistione tra musica e teatro, che ottiene il Leone d’oro alla carriera “per la ricerca di un linguaggio personale”, come afferma il direttore A’lex Rigola, oltre che “per il suo lavoro musicale in spettacoli in cui apparentemente la musica non appare” e per il suo senso dell’umorismo.