E’ stato approvato finalmente in commissione Bilancio alla Camera l’emendamento parlamentare alla legge di Stabilità che introduce un fondo di 100 milioni annui per la tutela del patrimonio culturale. Uno strumento che, in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, servirà ad assicurare risorse stabili alla tutela dei beni culturali del nostro Paese.
“Un fatto di enorme importanza – ha commentato il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini – che arricchisce il contenuto della manovra economica. È la prima volta che viene istituito un fondo in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione che consentirà di pianificare con ragionevole anticipo gli interventi prioritari sul patrimonio culturale”. La norma prevede infatti che le risorse del Fondo saranno utilizzate nell’ambito di un programma triennale che il Ministro dei beni e delle attività culturali trasmetterà al Cipe, per una presa d’atto, entro giungo. “Il Parlamento e il Governo Renzi – ha concluso il Ministro – stanno dimostrando con atti concreti di vedere nella cultura e nel patrimonio culturale la vocazione del Paese e su questo costruire le priorità di politica economica”.
Il testo dell’emendamento, prima firmataria la parlamentare Pd Maria Coscia, parla di una “dotazione iniziale di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2020”. Il programma, si legge nel testo, “individua gli interventi prioritari da realizzare, le risorse agli stessi destinate e il relativo cronoprogramma, definendo altresì le modalità di definanziamento in caso di mancata attuazione degli interventi programmati”. Si tratta di una boccata d’ossigeno per i grandi progetti, dalla Domus Aurea a Pompei. Ma anche un conforto per le mille esigenze di manutenzione del patrimonio diffuso, che ora potranno contare su una disponibilità di cassa sufficiente alla programmazione degli interventi necessari.