Coniugare le antiche tradizioni con le nuove frontiere della tecnologia. I Google Glass fanno il loro ingresso nel mondo dell’artigianato del vetro di Murano. Il programma di ricerca di Mountain View che ha sviluppato un paio di occhiali dotati di realtà aumentata, entra nelle vetrerie dove si lavora davanti al fuoco e ai forni nella stessa maniera da oltre un millennio, dove si usano gli stessi strumenti, dove si utilizzano ancora le pinze e le canne per soffiare. Un maestro vetraio ha lavorato allo “scagno” con questi particolari occhiali tecnologici con una prospettiva completamente diversa: durante la lavorazione, il maestro aveva proiettato negli occhiali l’immagine e le caratteristiche tecniche dell’oggetto che stava realizzando. Non solo. Contemporaneamente, grazie a questo innovativo strumento ha realizzato un video in presa diretta della lavorazione.
“Non è il primo progetto che facciamo con Google, ma è sicuramente il più stimolante – commenta il presidente del Consorzio Promovetro, Luciano Gambaro – diciamo che abbiamo unito un lavoro tra i più tradizionali e tipici italiani con la più avanzata tecnologia esistente e praticamente non ancora in commercio. Quindi, tradizione unita ad innovazione, cosa che lascia molte opportunità e idee di applicazione che spero andremo a scoprire”.
Il Consorzio ha iniziato la collaborazione con Google l’anno scorso, quando attraverso Google Cultural Institute ha realizzato, insieme a Unioncamere, una piattaforma delle eccellenze italiane: google.it/madeinitaly. Il vetro artistico di Murano è stato selezionato insieme ad altre 47 produzioni tipiche italiane tra cui le sete, le ceramiche, l’oro e molto altri settori ancora, per approdare nella rete e far conoscere le eccellenze del nostro Paese in tutto il mondo e valorizzare i giovani come promotori della transizione dell’economia italiana al digitale.
Venezia si dimostra quindi una città all’avanguardia. Il prossimo anno i turisti potranno usufruire della startup Ok!Venice, un’applicazione che è una nuova guida interattiva per la visita della città lagunare. Una vera e propria “esperienza” di riscoperta della città che permette infatti al visitatore di intrecciare conoscenza e gioco in una sorta di “caccia al tesoro” lungo un itinerario fatto di luoghi e monumenti insoliti e secondo tre tematiche principali – storia, arte e artigianato – che hanno reso Venezia unica al mondo. Indossati gli occhiali, si attiva il Bluetooth dal cellulare, si punta il visore e si comincia il tour: è la prima app pensata per scoprire una città d’arte.
I Google Glass sono dispositivi “smart” che rispondono a comandi vocali (come “ok glass”) o impartiti tramite gestures come il “wink” cioè l’occhiolino. Permettono di eseguire una serie di operazioni di base come scattare foto, registrare video, cercare informazioni su Internet, navigare con il GPS, inviare messaggi ed email, telefonare, giocare… ma possono anche essere personalizzati con l’aggiunta di app sviluppate ad hoc ed acquisire quindi nuove funzionalità e comandi.