Un museo dedicato alla difesa della biodiversità: è quello nato a Panama, fortemente voluto dall’architetto Frank Gehry, già celebre per il Guggenheim di Bilbao e per la Disney Hall di Los Angeles. Un luogo dove ammirare non solo le caratteristiche uniche delle specie che vivono in natura, ma anche la potenza della creatività umana: l’edificio, infatti, è fatto di forme geometriche sovrapposte, imponenti e colorate, con materiali recuperati da Asia, Europa e America.
La struttura del museo si estende per 4 mila metri quadrati: è la prima opera dell’architetto canadese in America Latina. I lavori, iniziati nel 2006, non sono ancora finiti: tre sale rimangono incompiute. Fin ora, la realizzazione del museo ha richiesto un investimento da 94 milioni di dollari. “Questo è il solo museo di Gehry in Sudamerica – ha spiegato l’amministratore Victor Cucalòn- l’unico dedicato alla biodiversità a cui il suo studio abbia partecipato. Il fatto di essere riusciti a lavorare con lui, pur essendo una piccola nazione, ci riempie di orgoglio”.
L’obiettivo del museo è quello di mostrare come l’Istmo di Panama abbia influenzato lo sviluppo naturale non solo della regione, ma anche del globo: il mutare delle correnti oceaniche, infatti, ha provocato importanti cambiamenti climatici, rendendo il clima secco, trasformando le foreste in savane, costringendo molti primati a cambiare habitat e sviluppare nuove caratteristiche. Un modo per valorizzare Panama City, mettendo al centro la sostenibilità ambientale, ma anche per rilanciare il ruolo della città nel panorama del turismo internazionale.