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Aperta a Binasco la Mumac library, la biblioteca interamente dedicata al caffè

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Il caffè è senza dubbio un piacere. Ma, soprattutto, rappresenta una di quelle immancabili tradizioni che, da tempi immemori, costituiscono una componente imprescindibile dei nostri pasti e, più in generale, delle nostre giornate. Un’usanza secolare, man mano diventata una vera e propria cultura in molte parti del mondo. In Italia, in particolare, la degustazione di un buon caffè rappresenta un topic unico e immancabile, sulle nostre tavole come nei bar, il dettaglio conclusivo essenziale per un buon pranzo o una buona cena. La lavorazione del caffè e i segreti della sua corretta preparazione, dalla pianta alla tazzina, hanno da sempre costituito un affascinante campo di studio e, nondimeno, di conoscenza in merito a uno di quei momenti ai quali, quasi inconsciamente, dedichiamo uno spazio costante nella nostra vita.

E allora, proprio in virtù del ruolo di assoluta rilevanza assunto da questa bevanda così popolare, il Museo delle macchine professionali del caffè di Gruppo Cimbali (Mumac) di Binasco, in provincia di Milano, ha allestito, all’interno dei suoi spazi, una speciale biblioteca a tema, dedicata alla sua storia e alle sue infinite modalità d’uso. Ben dieci sezioni di scaffali, sui quali trovano posto oltre 1000 volumi (compresi quelli della Collezione Maltoni) e più di 15 mila documenti, tra manifesti pubblicitari, fotografie e cataloghi. Una raccolta davvero interessante, da gustare in tutto e per tutto: le varie aree tematiche, infatti, spaziano in toto sull’universo del caffè, fornendo dettagli esaurienti sulle principali aziende di produzione, sull’utilizzo combinato con il latte e su tantissimi altri argomenti inerenti. Insomma, tutti gli “ingredienti” necessari per l’allestimento di quella che, a oggi, risulta essere la seconda più grande libreria sull’argomento, dopo quella compresa all’interno del Joan Jacobs Museum di Zurigo.

La varietà dell’offerta culturale della biblioteca è un dato certamente rilevante, accompagnato però dall’ancora più decisivo apporto fornito da contenuti di altissimo livello, come il testo di Prospero Albini “De plantis aegypti liber”, datato 1592, o il volume settecentesco di Giovanni Dalla Bona “Coffee & Chocolate” e, via via, altri pezzi di grande valore fino ai nostri giorni, alcuni dei quali rappresentano degli unicum sull’argomento. L’intera collezione della biblioteca è inserita nel circuito dell’Opac Sbn, il catalogo del Servizio biblioteche nazionali, a ulteriore testimonianza della sua grandissima rilevanza in ambito culturale.

Damiano Mattana: