Una terrazza con vista, con tanto di sala da thé costruita sopra il padiglione inglese, una scatola di legno con appesi gli oggetti più disparati per il padiglione francese e un muro che scompare in quello tedesco.
La biennale
Sono le novità della prossima edizione della Biennale Architettura 2018 – che si svolgerà dal 26 maggio al 25 novembre 2018 ai Giardini e all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia – presentata oggi in conferenza stampa.
Yvonne Farrell e Shelley McNamara sono le curatrici di questa 16esima edizione, intitolata “Freespace“, che rappresenta la generosità e il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda, concentrando l’attenzione sulla qualità stessa dello spazio.
Con questo tema la Biennale Architettura 2018 presenterà al pubblico esempi, proposte, elementi – costruiti o non costruiti – di opere che esemplificano le qualità essenziali dell’architettura: la modulazione, la ricchezza e la materialità delle superfici, l’orchestrazione e la disposizione in sequenza del movimento, le potenzialità e la bellezza insite nell’architettura.
Il muro che non c'è
E' intitolato Unbuilding walls e rappresenta forse l'opera più intrigante finora osservata. Varcando la soglia del Padiglione tedesco, il visitatore si trova di fronte un muro nero, invalicabile: una “striscia di morte” come lo chiamavano allora a Berlino. Poi, avanzando, il muro si dissolve e dietro quelle lame appaiono i progetti della rinascita, lo “spazio di libertà” invocato nel titolo dell'edizione 2018 della Biennale.