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AI MUSEI CAPITOLINI LE VEDUTE DI ROMA TRA STORIA E MITO

La storia, i miti e le leggende che avvolgono il colle del Campidoglio,Ā cuore civile e religioso della cittĆ  eterna, rivivono ai Musei Capitolini di Roma grazie alle opere di Turner, come la “Veduta di CampoĀ Vaccino”, esposta per la prima volta nella CapitaleĀ grazie al prestigioso prestito del Getty Museum, fino alle incisioni di Juvarra o Piranesi.Ā LaĀ mostra, allestita da finoĀ al 19 giugno, riportaĀ anche tre plastici dell’area, da poco recuperati, e i reperti riemersi negli scavi effettuati tra ilĀ 2008 e il 2014, che aprono a nuove congetture sul Tempio di Giove. Lo scopo ĆØ quello di raccontare le trasformazioni del tessuto urbano del colle, partendo dallo sguardo emotivo che per secoli ne ha accompagnato la percezione da parte di artisti e letterati europei.

Il percorso espositivo prende le mosse proprio dal capolavoro di Turner, “Modern Rome – Campo Vaccino”, eseguito nel 1839, a dieci anni dal suo ultimo soggiorno romano.Ā La prospettiva ĆØ quella che siĀ poteva ammirare affacciandosiĀ da una finestra del Palazzo Senatorio, e rappresenta l’intera area del Foro, come immersa in un velo di memoria, tra chiese barocche e colonne antiche inĀ rovina. Ad affiancare questo dipinto, si susseguono le incisioni di Piranesi, che illustrano una veduta molto simile a quella di Turner, ma con forti contrasti chiaroscurali rispetto alla luce del maestro inglese. Ā Di un secolo precedenti, invece, e piĆ¹ descrittive, sono le vedute di Filippo Juvarra, dedicate alla salita del Campidoglio e dell’Ara Coeli. Mentre unĀ paesaggioĀ di Luigi Rossini del 1829 inaugura il cammino verso la ricostruzione archeologica della storia del colle.Ā Partendo quindi dalla visione mitica e romantica, la mostra esamina il percorso storico-urbanistico del Campidoglio, profondamente mutato da ‘700 a oggi.

Attraverso documenti d’archivio e opere conservate nelle collezioni capitoline, la mostraĀ analizza le vicende della nobile famiglia dei Caffarelli, che dalla fine del ‘500 occupĆ² la sommitĆ  del colle con il loro palazzo, per poi approfondire il periodo in cui i Prussiani si stabilirono in Campidoglio ampliando le loro proprietĆ  con nuovi edifici come l’Istituto Archeologico e l’Ospedale Teutonico. Un ampio focus ĆØ incentrato sui cambiamenti successivi, dalla proclamazione di Roma Capitale d’Italia nel 1870, all’epoca del Governatorato, caratterizzata dalle demolizioni attuate per riportare alla luce la Rupe Tarpea. Demolizioni proseguite per molti decenni del ‘900 e che hanno dato al colle il suo aspetto attuale.Ā Il percorso si conclude con gli scavi del tempio di Giove Capitolino, avviati con regolaritĆ  dal 1865, compresi iĀ risultati, inediti, emersi dalle recenti indagini che hanno messo in luce il numeroso materiale attribuibile alla fase arcaica e medio repubblicana dell’antico Capitolium.

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