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ADDIO A LAURA ANTONELLI, IL SOGNO PROIBITO DEGLI ITALIANI

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Il mondo dello spettacolo saluta l’attrice Laura Antonelli, morta all’età di 73 anni e trovata senza vita questa mattina dalla donna delle pulizie intorno alle 8:30 nella sua casa a Ladispoli. Arrivati nell’abitazione gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Nell’immaginario collettivo degli italiani il nome di Antonelli è legato alla vestaglietta ammiccante che Salvatore Samperi le fece indossare per il suo personaggio della cameriera di “Malizia” nel 1973.

La sua vita fu segnata da vicende giudiziarie circa l’uso di stupefacenti, il primo caso risale al 1991 quando nella sua villa di Cerveteri furono trovate diverse dosi di cocaina. Un’odissea conclusa nove anni dopo con l’assoluzione della Antonelli, alla quale venne riconosciuto un risarcimento da parte dello Stato. Ma quello fu solo l’inizio di una storia travagliata che la vide cadere in depressione in seguito al mal riuscito intervento estetico che le deturpò il viso e a una serie di relazioni amorose che la portarono a vivere in solitudine e a trovare rifugio nelle droghe.

Arrestata per traffico di sostanze stupefacenti, fu condannata in primo grado dal tribunale di Civitavecchia a tre anni e sei mesi di reclusione, questo nove anni dopo l’assoluzione da parte della Corte d’Appello di Roma. Per la vicenda che fece dell’Antonelli un caso di interesse nazionale, l’attrice ha presentato anche ricorso alla corte europea di Strasburgo.

Nata a Paola nel novembre del ’41, otterrà il diploma come insegnante di educazione fisica ma è nel ’69 che inizierà la sua carriera nel mondo dello spettacolo con “Le malizie di Venere” diretto da Massimo Dallamano e bloccato dalla censura. L’anno seguente incontra il successo con “Merlo Maschio” di Pasquale Festa Campanile e con “Malizia” verrà definitivamente incoronata come icona femminile del cinema italiano facendo schizzare gli incassi del film a sette miliardi di lire. Saranno Patroni Griffi con “La divina creatura” e Luchino Visconti con “L’innocente” che la condurranno verso nuove sfide nel corso della sua carriera. Negli ultimi anni la “del cinema” decise di vivere sempre più appartata facendo così calare il sipario su una vita segnata da successo, dolore e gossip.

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