E'morta Inge Feltrinelli, l'editrice, fotografa e giornalista tedesca naturalizzata italiana che voleva cambiare il mondo con i libri. Avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 24 novembre. Inge Schönthal (coniugata Feltrinelli) era nata a Gottinga nel 1930, figlia di ebrei tedeschi immigrati dalla Spagna. Da giovanissima intraprende ad Amburgo la carriera di fotoreporter e giornalista. Nel 1952 trascorre un lungo periodo a New York ospite della pronipote di J. P. Morgan, riuscendo a fotografare, tra gli altri, Greta Garbo, Elia Kazan, John Fitzgerald Kennedy, Winston Churchill e a stringere amicizia con Erwin Blumenfeld. Tra le sue foto più celebri quelle degli scrittori Ernest Hemingway, Edoardo Sanguineti, Allen Ginsberg, Günter Grass, Nadine Gordimer, e dei pittori Pablo Picasso e Chagall.
Nel 1958 conosce Giangiacomo Feltrinelli che sposerà nel 1960, seguendolo a Milano. Dal 1969 ha gestito l'omonima casa editrice. La chiamavano The queen of publishing, l'ultima grande regina dell'editoria internazionale. E nella redazione di Via Andegari affiancò il marito nella sua impresa culturale, moderna e cosmopolita. Dopo la tragica morte del fondatore, il 14 marzo del 1972 – Giacomo esplose nel tentativo di mettere una bomba su un traliccio dell'Enel nella campagne di Segrate – fu la vera salvatrice della casa editrice, poi consegnata al figlio Carlo con un patrimonio culturale notevole. Inge era “un vero vulcano di idee, curiosità, gentilezza”, disse di lei Amos Oz, il noto scrittore e saggista israeliano. Si è spenta oggi lontano dai riflettori dopo una lunga malattia. “Non si faceva questo mestiere per diventare ricchi – diceva – ma per fare circolare idee”.