Addio a Francesco Rosi, il regista de “Le mani sulla città”

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Il mondo del cinema saluta Francesco Rosi. Il grande regista si è spento stamattina a Roma all’età di 92 anni. Rosi era nato a Napoli il 15 novembre del 1922 ed è stato uno dei maggiori esponenti del grande schermo. Suo il capolavoro “Le mani sulla città” (1966) che raccontava la corruzione e la speculazione edilizia nell’epoca del boom economico. Pellicola che rientrava filone dei film d’inchiesta di cui il cineasta era maestro. Suoi anche “Salvatore Giuliano” (1962) e “Il caso Mattei” (1972).

In seguito realizzò anche “Lucky Luciano” (1973) e “Cristo si è fermato a Eboli”, tratto dall’omonimo romanzo di Primo Levi. Una carriera straordinaria, condivisa con attori simbolo del nostro cinema, come Gianmaria Volonté, Giancarlo Giannini, Vittorio Gassman e Alberto Sordi. Tanti i riconoscimenti ricevuti: Leone d’oro per “Le mani sulla città”, un altro Leone alla carriera nel 2012, Palma a Cannes, Legion d’onore e diversi Grolle, David e Nastri. Francesco Rosi sarà celebrato in una cerimonia civile lunedì mattina, 12 gennaio, a partire dalle 9, alla Casa del cinema di Roma. Alle 12 lo ricorderanno i suoi amici più cari.