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A Savignano l’Italia si racconta per immagini

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Le crisi contemporanee sono sempre più evidenti e i loro effetti sono sotto gli occhi di tutti. L’esistenza di luoghi in cui scambiare idee e progetti è diventata fondamentale. Per questo, a partire dal 3 ottobre, al Savignano Immagini Festival, artisti, fotografi e studiosi presenteranno le nuove strade del lavoro collettivo per fronteggiare la decadenza della società contemporanea.
“Laboratorio Italia” sarà un racconto del Paese in immagini. La curatela dell’evento, che si svolgerà nella città romagnola, è affidata a Massimo Sordi, Stefania Rossl e Paola Sobrero, e a partecipare, oltre a numerosi nuovi talenti nostrani, saranno maestri come Gabriele Basilico, Guido Guidi e Vincenzo Castella.

La manifestazione rappresenterà l’ambiente ideale per presentare un repertorio di progetti proposti, per lo più, da gruppi di giovani fotografi, curatori ed editori, e il tema centrale del festival sarà l’analisi della fotografia italiana come possibile fautrice del superamento della dimensione individuale come fatto sociale e reazione culturale.

La prospettiva dell’evento, tuttavia, non rimarrà autoreferenziale: autori come Gerry Johansson, Seba Kurtis e Max Pam racconteranno il Bel Paese visto da fuori. L’edizione sarà poi completata dalla presentazione del progetto Urbanspace Garden, ideato da Vincenzo Castella e intento ad usufruire del linguaggio fotografico per la relazione con la complessità attuale, e la mostra “Tredici fotografi per un itinerario pasoliniano”, pensata da Italo Zannier a metà degli anni novanta e finalizzata a tracciare una mappa dei luoghi cari al grande regista e poeta Pier Paolo Pasolini. Promuovono l’evento il Comune e l’Istituzione Cultura Savignano, la Regione Emila Romagna e la Fondazione CaRisp Cesena, con la collaborazione della Scuola di Ingegneria e Architettura Unibo e il Circolo Fotografico Cultura e Immagine.

Giulia Capozzi: