Dal 29 aprile al 24 maggio verranno esposte, presso il Palazzo del Broletto di Pavia, in Piazza della Vittoria, una quarantina di opere di grandi maestri provenienti dalla raccolta dellāAssociazione Arte e SpiritualitĆ dellāIstituto Paolo VI di Concesio, che ospita la raccolta dāarte appartenuta a Montini. Tale Collezione si propone di testimoniare lāideale di apertura, la volontĆ di capire che sempre caratterizzĆ² il rapporto con lāarte contemporanea di Papa Montini: lāesposizione pavese infatti ospiterĆ una significativa selezione di opere con quadri di Matisse, Chagall, Guttuso, Sussu, Jean Guitton, Aldo Carpi, Fausto Pirandello, Lello Scorselli, Fabrizio Clerici, Fausto Boldini e Dina Bellotti.
Per il papa, non si trattava di sposare uno stile, di indicare una via allo sviluppo di una pittura o di una scultura āsacreā, intese in un senso settoriale e specialistico. Il discorso ĆØ ben piĆ¹ ampio, perchĆ© tutta lāarte, se vera e autentica ĆØ necessariamente intrisa di domande profonde, di ricerca di senso: ĆØ dunque āreligiosaā.
E se la Chiesa ĆØ āesperta di umanitĆ ā, come disse Paolo VI nello storico discorso allāOnu del 4 ottobre 1965, essa deve essere caratterizzata dalla volontĆ di conoscere e capire lāindividuo contemporaneo. A questo proposito lāarte sembra essere il miglior mezzo per esprimere ā e spesso anticipare ā lāessenza di unāepoca, la sostanza intima di un momento storico, di un determinato ambiente sociale.Le opere sono pervenute attraverso vari lasciti e fondamentale in questo senso ĆØ stata la cura di monsignor Pasquale Macchi, segretario particolare del Papa.