“È un modo di chiedere scusa perché per troppo tempo le posizioni scomode, difficili e dure, sia sul piano culturale che politico, di Dario Fo e Franca Rame hanno creato una resistenza da parte del pubblico e dello Stato”. Così il Ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, ha presentato la mostra “Il mestiere del narratore”, allestita al Palazzo Barberini di Roma, dedicata a Dario Fo e Franca Rame. Presenti oltre 150 opere sulla loro vita e il loro amore che vengono dal grande archivio che da un anno è ospitato al Musalab di Verona. Si tratta disegni, tele, foto, pupazzi, maschere, costumi e oggetti di scena. Questa resistenza “è una cosa che non ha senso di fronte a un grande uomo di spettacolo di arte e cultura come Dario Fo. Era il minimo che si potesse fare e sono felice che siamo riusciti a farlo” ha spiegato Franceschini, ricordando l’emozione e l’entusiasmo da ragazzino dell’artista italiano.
Il racconto di due vite
Due vite che si raccontano, due persone che riescono a creare un intreccio straordinario di favola e narrazione che arriva al culmine con la messa in scena dei loro spettacoli. Si tratta di Dario Fo e Franca Rame, protagonisti di una mostra che ripercorre la storia dei due artisti- lui premio Nobel per la letteratura nel 1997 – attraverso un dedalo di circa 150 opere. Disegni, tele, arazzi, copioni, foto, documenti, pupazzi, maschere, costumi e oggetti di scena vengono usati per raccontare la magia di usare il palcoscenico come mezzo per narrare una storia, avendo sempre come obiettivo il mettere nel racconto qualcosa che potesse scuotere il pubblico, capace di mandare in crisi le certezze, in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di stimolare la riflessione e la partecipazione in chi guarda e ascolta. Gallerie Nazionali di Arte Antica, dal 24 marzo al 25 giugno 2017, nella sede di Palazzo Barberini, Dario Fo e Franca Rame: il mestiere del narratore, a cura della Compagnia Teatrale Fo-Rame, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.