Il 21 febbraio 2015 verrà inaugurata all’Istituto dei Ciechi di Milano la mostra di Luigi Turati, scultore non vedente, in occasione della visita del Cardinale Angelo Scola.
“L’arte scultorea è tattile. Ho sempre desiderato che le mie opere venissero apprezzate indipendentemente dal fatto che non ci vedo. E perché, se ci vedessi non avrebbero valore?”
Luigi Turati, artista con alle spalle una lunga carriera e numerose mostre, può vantare inoltre di aver consegnato nel 1997 una sua scultura al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che attualmente si trova al Quirinale.“Con il legno non puoi avere un progetto ben definito ma devi adeguarti alle sue linee e affinare la sensibilità delle dita per seguire sue forme” così Turati racconta, al Redattore Sociale, la sua passione alla quale ha dedicato una vita.
Scultura e arte figurativa che Luigi Turati realizza utilizzando strumenti “tradizionali”: sgorbie, scalpelli, mazzuolo e lime. Banditi i macchinari elettrici: “rischierei di farmi troppo male, -racconta- già con una sgorbia affilata come un rasoio può capitare di tagliarsi in un attimo di distrazione. Se c’è un centimetro che al tatto mi sembra poco piacevole io ci sto su anche un paio d’ore per renderlo liscio e morbido. Con i macchinari sarebbe più facile ma il risultato non altrettanto bello”.
Per lo scultore, le cui opere saranno esposte fino al 28 febbraio, l’esperienza tattile è essenziale nel suo campo: “consiglio sempre a chi vede di toccare le opere per comprenderle davvero. Purtroppo nella maggior parte dei musei e delle mostre ciò non è possibile perché è vietato toccare. Un peccato”.